×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

Donetsk, 2018. Natasha indica il punto in cui una granata ha colpito il muro del suo appartamento nel 2017. (Yegan Mazandarani)
Donetsk, settembre 2018. Un manifesto dell’ex leader della Repubblica democratica di Donetsk, Aleksandr Zacharčenko, ucciso da un’esplosione nel centro della città il 31 agosto 2018.
Saur Mogila, Repubblica democratica di Donetsk. “La collina di Saur Mogila è un luogo importante per il popolo del Donbass, perché ci sono state due vittorie decisive: una per i sovietici contro i nazisti nella seconda guerra mondiale; l’altra della Repubblica democratica di Donetsk, contro l’esercito ucraino”. (Yegan Mazandarani)
Kramatorsk, nell’est dell’Ucraina. (Yegan Mazandarani)
Le vedove dei combattenti filorussi durante una manifestazione sulla collina di Saur Mogila. (Yegan Mazandarani)
Donetsk, 2018. (Yegan Mazandarani)
Club militare patriottico di Mospyne, Repubblica democratica di Donetsk. (Yegan Mazandarani)
Saur Mogila, Repubblica democratica di Donetsk. (Yegan Mazandarani)
Monastero d’Iversky, a Donetsk. (Yegan Mazandarani)
Saur Mogila, Repubblica democratica di Donetsk. (Yegan Mazandarani)

Diari dal Donbass

Parias è il primo libro del fotografo francese di origini iraniane Yegan Mazandarani che raccoglie le immagini scattate a settembre del 2018 nella Repubblica di Donetsk, il territorio nella regione del Donbass che nel 2014 si è autoproclamato indipendente dall’Ucraina.

Mazandarani ha passato quasi un mese nel Donbass con l’obiettivo di testimoniare la quotidianità di donne, bambini e soldati, che vivono all’ombra di un conflitto ancora in corso tra i separatisti filorussi e l’esercito ucraino.

Il libro è costruito come un taccuino di viaggio, dove accanto alle foto c’è il racconto in prima persona di Mazandarani e le interviste che ha fatto durante il viaggio. Le immagini, scattate in bianco e nero su pellicola in medio formato, hanno un carattere intimo, dal ritmo lento, che il fotografo ha scelto per raccontare un lato meno conosciuto di un territorio isolato, dove le persone vivono da anni tra le macerie e trincee.

Parias è un volume autoprodotto e ha vinto il premio francese Hip - Storie fotografiche.

pubblicità