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How to secure a country, 2014-2019. (Salvatore Vitale)
How to secure a country, 2014-2019. (Salvatore Vitale)
How to secure a country, 2014-2019. (Salvatore Vitale)
How to secure a country, 2014-2019. (Salvatore Vitale)
How to secure a country, 2014-2019. (Salvatore Vitale)
How to secure a country, 2014-2019. (Salvatore Vitale)
How to secure a country, 2014-2019. (Salvatore Vitale)
How to secure a country, 2014-2019. (Salvatore Vitale)

Stati di controllo

A Camera, il centro per la fotografia di Torino, è in corso la prima personale italiana di Salvatore Vitale, artista, docente e curatore nato nel 1986 a Palermo ma residente a Zurigo, in Svizzera. Nella sua ricerca artistica Vitale indaga lo sviluppo e le complessità della società contemporanea, concentrandosi in particolare sul potere e la tecnologia.

La mostra How to secure a country + raccoglie due lavori realizzati tra il 2014 e oggi, che attraverso foto, video, installazioni raccontano il sistema di sicurezza nazionale svizzero. Con un approccio neutro e acritico, Vitale rappresenta in una serie di capitoli l’idea di protezione che uno stato vuole applicare nei confronti dei suoi cittadini. Oltre a questi progetti, nella mostra è inclusa anche una parte del lavoro Persuasive system, ancora non terminato, che riflette sulla sorveglianza digitale nel controllo sociale degli individui.

How to secure a country + sarà aperta fino al 12 dicembre; l’artista terrà un incontro a Camera il 25 novembre e un workshop di due giorni, dal 26 al 27 novembre. Fino al 13 febbraio il museo ospita anche We love sports di Martin Parr.

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