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Lodi, 11 gennaio 2021. Kamel, 47 anni, saluta la figlia minore Farah, 4 anni, al rientro dal lavoro mentra la moglie Eman, 36 anni, prepara la cena. Dal 2005 Kamel abita a Lodi dove lavora come operaio-saldatore in una piccola officina. (Simona Iurlaro)
Lodi, 31 gennaio 2021. Vista dal balcone di casa sull’asilo frequentato in passato da Basma (7 anni) e attualmente da Farah. Eman ha voluto che le bambine imparassero come prima lingua l’arabo, o meglio l’egiziano (un dialetto che si discosta in parte dall’arabo classico). L’apprendimento dell’italiano è avvenuto quindi grazie alla frequentazione della scuola materna e ora le quattro sorelle sono bilingue. (Simona Iurlaro)
Lodi, 29 gennaio 2021. Farah nel giardino sotto casa. La famiglia vive in una casa popolare assegnata circa quattro anni fa. L’edificio, costruito nel 1978, conta 98 alloggi ed è circondato da 4.500 mq di verde. Nonostante i problemi (spaccio e vandalismo), il palazzo costituisce un piccolo villaggio dove non mancano manifestazioni di amicizia e solidarietà. (Simona Iurlaro)
Lodi, 9 giugno 2021. La scrivania di Mariam. (Simona Iurlaro)
Lodi, 4 febbraio 2021. Mentre le sorelle giocano, Mariam controlla i compiti sul diario scolastico elettronico. Nel 2021 ha frequentato la prima media, integrandosi rapidamente con i suoi compagni. Khadiga (13 anni) pur mantenendo una buona resa scolastica ha presentato maggiori difficoltà a seguito del periodo più prolungato in didattica a distanza. (Simona Iurlaro)
Lodi, 10 ottobre 2021. Le sorelle sono al luna park itinerante nel loro quartiere. Gli autoscontri sono la loro giostra preferita. (Simona Iurlaro)
Lodi, 3 agosto 2021. La famiglia Leila è riunita a mangiare una torta cucinata per la prima volta da Khadiga. (Simona Iurlaro)
Lodi, 28 marzo 2021. Khadiga sta addobbando la casa per Ramadan. Non si tratta solamente di una ricorrenza religiosa ma è un periodo di festa e condivisione che si vive soprattutto in famiglia e con gli amici. (Simona Iurlaro)
Lodi, 9 giugno 2021. Basma e Farah raccolgono i gelsi dalla pianta sotto casa con una loro amica. (Simona Iurlaro)

Oltre la soglia

Secondo i dati Istat del 1 gennaio 2020 sui migranti in Italia, i residenti provenienti dall’Egitto sono 128.095 e il 68 per cento si trova in Lombardia.

Il reportage di Simona Iurlaro rende umani e reali questi dati, raccontando la vita quotidiana della famiglia Leila. I fondatori di questo nucleo sono Kamel, arrivato a Lodi vent’anni fa da un piccolo paese vicino a Mansura, e sua moglie Eman, che l’ha raggiunto dopo la nascita della loro prima figlia, Khadiga. Le altre figlie sono Mariam, Basma e Farah.

Per mantenere vivo il legame con la loro terra d’origine, in casa i Leila parlano e mangiano egiziano, educano le loro figlie alla religione islamica, senza imposizioni ma trasmettendo loro i valori in cui credono. Sia Eman sia Kamel sono laureati e hanno mandato le ragazze nelle scuole di Lodi fin dalla prima infanzia; entrambi vorrebbero che andassero tutte all’università.

Per realizzare il progetto Oltre la soglia la fotografa ha avuto il permesso di entrare nella vita privata di una famiglia che le ha concesso di assistere alle giornate serene ma anche a situazioni più tese. Per i Leila “l’accoglienza è un vero modo di essere” scrive Iurlaro, fotografa milanese nata nel 1973 che ha realizzato questo lavoro partecipando alla Masterclass di reportage della scuola romana Wsp photography tra il 2020 e il 2021.

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