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Coronavirus: le ultime notizie

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La Tanzania chiude gli occhi davanti al virus

La Tanzania chiude gli occhi davanti al virus

La Tanzania è uno dei pochi paesi africani ad aver preso precauzioni molto limitate contro il covid-19, tanto che lo scorso 30 aprile l’Organizzazione mondiale della sanità si è lamentata della scarsa cooperazione e della mancanza di trasparenza.

I rapporti sui contagi non sono pubblicati regolarmente: l’ultimo risale al 29 aprile e registra 480 malati – con un aumento del 69 per cento rispetto ai dati di cinque giorni prima – e 16 morti. Il 1 maggio il presidente John Magufuli, noto per le sue dichiarazioni provocatorie e la deriva autoritaria del suo governo, ha colto l’occasione della festa dei lavoratori per invitare le persone a non fermarsi, ribadendo l’inutilità delle restrizioni agli spostamenti.

Nel paese i mercati sono aperti, così come le chiese e le moschee: alla fine di marzo Magufuli aveva dichiarato pubblicamente che il virus è un “demone” e per questo tutti i luoghi di culto dovevano rimanere aperti perché è lì che si raggiunge la “vera guarigione”. Addirittura il presidente propone di far ripartire il campionato di calcio, dopo uno stop di sei settimane. L’opposizione denuncia inoltre che in diverse parti del paese i funerali si svolgono di notte per coprire il reale bilancio delle vittime, e si sospetta che tre parlamentari siano morti per il virus.

“Magufuli e il coronavirus” visti dal vignettista tanzaniano Gado.

Pochi giorni dopo Magufuli ha scatenato una nuova polemica dichiarando che aveva fatto fare segretamente dei controlli sui test usati per individuare il virus e che una quaglia, una papaya e una capra erano risultate positive agli esami. La direttrice del laboratorio nazionale di salute pubblica, Nyambura Moremi, è stata sospesa, ed è stato nominato un comitato di esperti per far luce sulla vicenda.

Secondo uno studio dell’Imperial college di Londra, se la Tanzania continuasse a non far niente potrebbe registrare fino a 112mila decessi. Per il momento la situazione non sembra così drammatica (anche perché in tutta l’Africa finora il bilancio è di 51mila contagi e duemila morti), ma nel vicino Kenya sono state introdotte ulteriori misure di contenimento del virus il 6 maggio dopo un nuovo picco dei contagi.

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