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Violenze nella Repubblica Centrafricana, il governo respinge il cessate il fuoco

A Nairobi è stato firmato un accordo di cessate il fuoco tra le milizie di ribelli ex Séléka e anti-balaka per fermare le violenze nel paese. Il governo ad interim di Bangui ha rifiutato l’accordo

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Raggiunto un accordo di cessate il fuoco nella Repubblica Centrafricana

Un gruppo di ex ribelli delle milizie Séléka, a maggioranza musulmana, e i miliziani anti-balaka, a maggioranza cristiana, hanno raggiunto un accordo di cessate il fuoco per fermare le violenze nella Repubblica Centrafricana. I negoziati si sono svolti a Nairobi, in Kenya, con la partecipazione dell’ex presidente centrafricano François Bozizé e di Michel Djotodia, un ex militante Séléka che lo aveva sostituito con un colpo di stato nel marzo del 2013. Djotodia era stato costretto a dimettersi nel gennaio del 2014 in seguito alle pressioni della comunità internazionale.

“Le parti hanno aderito a un accordo sulla fine delle ostilità, accettando il disarmo, la smobilitazione e il reintegro dei ribelli”, ha dichiarato uno dei mediatori, Kenneth Marende, ex presidente del parlamento keniano. Afp

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