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Aperta un’inchiesta dopo i commenti degli agenti sul suicidio di un detenuto

Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha avviato un’inchiesta interna sui commenti di alcuni agenti di polizia penitenziaria apparsi su Facebook dopo il suicidio di un detenuto romeno di 39 anni, avvenuto il 14 febbraio nel carcere milanese di Opera. “Uno di meno”, “Speriamo che abbia sofferto”, “Consiglio di mettere a disposizione più corde e sapone” sono le frasi apparse sul profilo dell’Alsippe.

Ecco i dati degli ultimi quindici anni sui suicidi in carcere raccolti dal centro studi Ristretti orizzonti, che ogni anno presenta un dossier sui decessi per suicidio, per errori nell’assistenza sanitaria, per cause non chiarite, per overdose.

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