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Rinviato il processo a un funzionario del provveditorato regionale nel caso Cucchi

Claudio Marchiandi era stato accusato di falso, favoreggiamento e abuso d’ufficio. Assolto in appello, la cassazione ha ordinato un nuovi processo per alcuni vizi nella sentenza

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Rinviato il processo a Claudio Marchiandi nel caso Cucchi

Il processo d’appello che vede imputato il funzionario del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria (Prap) Claudio Marchiandi per la morte di Stefano Cucchi è stato rinviato per l’astensione di uno dei componenti del collegio giudicante. L’11 giugno sarà resa nota la decisione del presidente della corte d’appello di Roma. La richiesta di astensione è stata fatta dalla giudice Maria Inzitari che il 16 ottobre del 2009 decise di convalidare il fermo di Cucchi. Il trentunenne romano, che era stato arrestato il 15 ottobre per possesso di droga, morì il 22 all’ospedale Pertini.

Marchiandi, direttore dell’ufficio detenuti e del trattamento del Prap, era stato accusato di falso, favoreggiamento e abuso d’ufficio per aver contribuito a falsificare le reali condizioni di Cucchi per consentire il suo ricovero in ospedale e di aver aiutato gli agenti della penitenziaria a eludere le investigazioni. In primo grado, nel gennaio 2011, fu condannato a due anni di reclusione, e poi assolto in appello perché “il fatto non sussisteva”. In seguito la cassazione ha riconosciuto una serie di vizi in alcuni passaggi della sentenza di assoluzione e ha ordinato un nuovo processo davanti a un’altra sezione della corte d’appello di Roma. Corriere della Sera

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