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Uccisi nove jihadisti del gruppo accusato di aver organizzato l’attacco al museo di Tunisi

Secondo il ministero dell’interno, i nove uomini armati farebbero parte della brigata Ukba ibn Nafaa, il ramo tunisino di Al Qaeda nel Maghreb islamico

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Licenziati sei responsabili della sicurezza di Tunisi

Il primo ministro tunisino Habib Essid ha licenziato sei responsabili della polizia di Tunisi in seguito all’attacco al museo del Bardo nel quale sono state uccise 21 persone, tra cui 20 turisti stranieri. La decisione è stata presa alla vigilia della riapertura del museo e dell’inizio del Forum sociale mondiale, che durerà fino al 28 marzo. Secondo il primo ministro, sono state riscontrate delle “lacune” nella protezione del quartiere in cui si trova il museo. Sono già stati nominati i loro sostituti. Tra le persone licenziate, ci sono il capo della sicurezza dei turisti, il direttore della sicurezza del museo e il capo di una squadra dei servizi segreti.

Secondo i mezzi d’informazione locali, un agente di polizia è stato arrestato per avere abbandonato la sua posizione durante l’attacco. Essid aveva già ammesso che l’attentato aveva svelato delle “gravi carenze della sicurezza”. Afp

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