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Peggiora la situazione umanitaria nello Yemen

Secondo la Croce rossa internazionale a Sanaa e Aden la popolazione è priva dei beni di prima necessità. Secondo le Nazioni Unite, dall’inizio dei bombardamenti della coalizione centomila persone sono state costrette a lasciare le loro case

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Almeno 185 persone sono morte in nove giorni di scontri ad Aden

Nei nove giorni di combattimenti ad Aden, nel sud dello Yemen, sono morte 185 persone, in maggioranza civili, e altre mille sono state ferite. Lo ha denunciato il direttore del dipartimento della sanità, sottolineando che si tratta di un bilancio parziale che non comprende le vittime ribelli, trasportate nelle loro strutture. Nella città si sono intensificati gli scontri tra i ribelli houthi e le truppe fedeli al presidente Abd Rabbo Mansur Hadi, mentre continuano i bombardamenti della coalizione guidata dall’Arabia Saudita.

Secondo gli ultimi resoconti, le truppe governative sono riuscite a evitare che la città cadesse completamente sotto il controllo degli houthi. I ribelli si sono ritirati dal quartiere Crater e dal palazzo presidenziale che avevano conquistato.

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite discuterà oggi la proposta avanzata dalla Russia di sospendere i bombardamenti sauditi per concedere delle “pause umanitarie”. Afp, Al Jazeera

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