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La popolazione di Garissa manifesta contro il terrorismo dopo la strage

Cortei e veglie di preghiera in tutto il paese per le 148 vittime della strage all’università di Garissa, dove il 2 aprile quattro uomini di Al Shabaab hanno sequestrato e ucciso centinaia di studenti nel campus della città, al confine con la Somalia

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Manifestazione contro il terrorismo a Garissa

Almeno 2.500 persone hanno manifestato contro il terrorismo a Garissa, in Kenya, dopo la strage all’università in cui sono morte almeno 148 persone in un attacco del gruppo terroristico di Al Shabaab. Nel corteo, organizzato nell’ultimo giorno del lutto nazionale proclamato dal presidente Uhuru Kenyatta, hanno sfilato cittadini musulmani e cristiani, promettendo di cooperare con le forze dell’ordine per denunciare i miliziani di Al Shabaab che potrebbero nascondersi nella comunità di Garissa.

Su Twitter, con l’hashtag #147notjustanumber, i keniani ricordano i nomi e le storie degli studenti uccisi:

“Le cerimonie del nome sono importanti per la cultura africana”, spiega su Twitter l’attivista e cofondatrice dell’applicazione Ushahidi Ory Okolloh. “Dare un nome dà significato alla vita passata, presente e futura. Quindi li nomineremo uno a uno”, scrive Okolloh parlando degli studenti uccisi a Garissa.

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