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Manca l’accordo tra Atene e i suoi creditori

Proseguono le trattative di Atene con i creditori internazionali per sbloccare la tranche di aiuti da 7,2 miliardi di euro. L’incontro del premier Tsipras a Bruxelles con Merkel e Hollande per ora non ha portato a una svolta nelle negoziazioni

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Tsipras riferirà domani al parlamento greco sulla trattativa con i creditori

Il primo ministro greco Alexis Tsipras spiegherà domani al parlamento di Atene a che punto è la trattativa con i creditori internazionali che dovrebbero sbloccare nuovi aiuti al paese.

Ieri sera a Bruxelles il premier greco ha incontrato Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, e Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo, cioè l’assemblea dei ministri dell’economia dei 19 paesi che usano l’euro. Juncker e Dijsselbloem hanno presentato a Tsipras l’ultima proposta per siglare un accordo. Il primo ministro greco ha risposto con la sua controfferta. Poco prima aveva parlato al telefono con la cancelliera Angela Merkel e con il presidente francese François Hollande. Incontri e conversazioni tanto ravvicinati fanno pensare che l’accordo sia vicino. Tuttavia, sono diversi i punti su cui il piano dei creditori e quello del paese debitore ancora non coincidono.

Il discorso di Tsipras al parlamento chiarirà se e quanto Atene è disposta a concedere a Fondo monetario internazionale (Fmi), alla Banca centrale europea e alla Commissione. Questi ultimi, se soddisfatti, sbloccheranno gli aiuti di 7,2 miliardi che la Grecia aspetta dal 2012. Soldi che le servono urgentemente, viste le numerose scadenze per il pagamento del suo debito. Già domani Atene dovrebbe rimborsare all’Fmi, una parte del debito: 300 milioni di euro dell’1,6 miliardi che il Fondo aspetta entro il 30 giugno.

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