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Atene e Bruxelles sempre più lontane

È fallita l’ultima tornata di negoziati tra la Grecia e i suoi creditori (Commissione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale). Per evitare il default, Atene deve restituire 1,6 miliardi al Fondo entro il 30 giugno. Il mercato europeo è spaventato dall’incertezza e la borsa di Atene chiude con forti perdite

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In stallo le trattative sul debito greco, la delegazione dell’Fmi lascia Bruxelles

I creditori internazionali della Grecia hanno aumentato le pressioni sul governo di Atene, mentre la squadra di negoziatori del Fondo monetario internazionale (Fmi) ha messo fine ai colloqui lasciando Bruxelles. Il portavoce dell’Fmi, Gerry Rice, ha fatto riferimento ad “ampie divergenze su gran parte dei temi chiavi” in un colloquio con i giornalisti. Rice ha però sottolineato che l’Fmi non abbandona mai il tavolo dei negoziati e che resta il suo pieno impegno, anche se “ora la palla è nel campo della Grecia”.

La delegazione greca, che dovrebbe rientrare ad Atene, ha fatto sapere di essere pronta a intensificare i colloqui anche nei prossimi giorni e a lavorare sulle questioni in sospeso, come il bilancio e la sostenibilità del debito.

In mattinata la prospettiva di un possibile accordo entro la riunione dell’eurogruppo del 18 giugno aveva impresso ottimismo ai mercati e la borsa di Atene ha chiuso in rialzo dell’8 per cento. Ma in seguito alle ultime evoluzioni, i mercati altrove sono calati.

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