La polizia indonesiana ha le prove che l’Australia ha pagato i trafficanti di migranti
La polizia indonesiana ha fornito le prove dei presunti pagamenti da parte delle autorità australiane ai trafficanti di esseri umani per rimandare indietro in Indonesia i migranti. Il Generale Endang Sunjaya, capo della polizia della provincia di Nusa Tenggara Timur, ha riferito che i marinai australiani avevano rimandato in Indonesia su due barche 65 richiedenti asilo. “Vi abbiamo fornito le prove. Adesso tocca a voi chiedere spiegazioni al governo australiano”, ha dichiarato Endang, fornendo le foto dei presunti pagamenti alla maggiore azienda editoriale australiana, Fairfax media.
Secondo la polizia indonesiana, i presunti pagamenti sarebbero avvenuti ad Andika, nei pressi dell’isola di Greenhill. Durante l’interrogatorio i membri dell’equipaggio hanno giurato di essere stati pagati più di cinquemila euro per tornare in Indonesia.
Endang ha riferito inoltre che i richiedenti asilo erano stati rimandati indietro su due barche con una tanica di combustibile a testa. In seguito sono riusciti a mettersi in salvo grazie ai soccorsi degli abitanti di un villaggio vicino l’isola di Landu.
Il primo ministro australiano Tony Abbott ha detto di essere sicuro che gli agenti australiani abbiano sempre agito nel rispetto della legge, ma non ha aggiunto altri commenti sulla vicenda. Il 12 giugno Abbott in un’intervista non aveva smentito la notizia. Abbott aveva affermato che il suo paese “è pronto a ricorrere a metodi creativi” per contrastare l’immigrazione irregolare.