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Scontri a Roma tra polizia e CasaPound durante un sit in contro i migranti

Presidio di CasaPound al Casale di San Nicola contro l’arrivo di rifugiati e profughi.

Stamattina una quarantina di residenti di una zona periferica di Roma nord insieme ai militanti del movimento neofascista e xenofobo CasaPound hanno protestato contro la decisione del prefetto di Roma, Franco Gabrielli, di trasferire in una ex scuola a Casale San Nicola una ventina di richiedenti asilo. I manifestanti, che protestano da un paio di mesi, hanno bloccato la strada e hanno detto di non voler permettere al pullman con i migranti di passare. In un comunicato le 250 famiglie che abitano tra la via Braccianese e la Storta hanno spiegato che “ritengono non solo l’edificio e la zona inadeguate all’accoglienza”, ma “temono che l’arrivo di cento migranti su una popolazione di poco più di 400 persone” diventi “ingestibile dal punto di vista della sicurezza”. Ci sono stati tafferugli tra polizia e militanti che hanno indossato caschi e sciarpe per coprirsi il volto. La polizia ha usato gas lacrimogeni e cariche per interrompere il blocco stradale.

Un coro di insulti e lanci di bottiglie ha accompagnato il pullman degli migranti diretti al Casale di San Nicola a Roma.

Le proteste sono andate avanti: negli scontri tra polizia e militanti di CasaPound 14 agenti della polizia sono stati feriti. Quando è passato l’autobus che trasportava una ventina di migranti i manifestanti hanno lanciato bottiglie e rivolto insulti. La questura di Roma in un comunicato ha dichiarato: “Dopo le difficoltà riscontrate questa mattina, le forze dell’ordine sono riuscite a far entrare i cittadini stranieri all’interno della struttura a loro riservata”. Il bilancio finale è di 14 feriti, due arrestati, un denunciato e 15 identificati.

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