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La corte suprema israeliana chiede la revisione della legge sull’immigrazione

La corte suprema israeliana chiede la revisione della legge sull’immigrazione. Il tribunale ha ordinato la scarcerazione di 1.200 migranti irregolari che erano rinchiusi da circa un anno in un centro di detenzione nel deserto del Negev, nel sud del paese. La corte ha disposto che venga modificata per la terza volta la legge sull’immigrazione che permette di incarcerare gli irregolari per un periodo massimo di venti mesi. Anche se Israele ha una delle legislazioni più severe del Medio Oriente per i richiedenti asilo, secondo l’Onu nel 2014 ci sono state 53mila richieste nel paese.

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