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Arrestata la funzionaria statunitense che rifiuta di sposare i gay

Kim Davis, la cancelliera della contea di Rowan, nel Kentucky, che “in nome di Dio” si rifiuta di rilasciare le licenze matrimoniali alle coppie omosessuali, è stata per questo arrestata per ordine di un giudice federale. Resterà in carcere finché non deciderà di attenersi all’ordine della corte suprema di Washington di consentire le unioni tra persone dello stesso sesso.

La corte suprema, a fine giugno, ha sancito il diritto costituzionale di sposarsi per le coppie omosessuali in tutti gli stati federati, anche in quelli che fino ad allora non ammettevano tale diritto nelle proprie leggi. Da allora, Davis non ha più rilasciato i permessi, nemmeno alle coppie eterosessuali, appellandosi al suo diritto di non applicare la decisione dei giudici in nome della libertà religiosa: per la donna, di fede apostolica, riconoscere e consentire i matrimoni tra persone dello stesso sesso sarebbe un atto che “echeggerebbe per sempre - ha detto il suo avvocato - nella sua coscienza”.

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