Omosessuali

Lo scontro sul ddl Zan apre il dibattito sul concordato

La richiesta del Vaticano di riformulare il disegno di legge contro l’omotransfobia è accusata di interferenza nella politica italiana. Il rischio è che la discussione della norma in senato possa slittare all’infinito. Leggi

Il linguaggio segreto della comunità lgbt birmana

Omosessuali e transgender sono vittime di discriminazioni e abusi. Per proteggersi e comunicare tra loro si sono inventati uno slang incomprensibile agli estranei. Leggi

Theresa May sarà il male minore per i gay britannici

L’atteggiamento sui diritti civili di Theresa May, futura premier al posto di David Cameron, si è evoluto nettamente nel corso degli anni, in linea con i cambiamenti avvenuti all’interno degli stessi tory. Diverse associazioni lgbt però ancora criticano il suo operato come ministra. Leggi

Il silenzio forzato dei gay tunisini

“Essere omosessuale in Tunisia vuol dire che sei un detenuto ancora libero, un criminale in libertà, un cittadino di serie b”. Ahmed Ben Amor è un giovane attivista per i diritti dei gay dell’associazione tunisina Shams. La sua storia riflette quella di tanti ragazzi rifiutati dalle famiglie, emarginati a scuola o sul lavoro e minacciati solo perché omosessuali. Leggi

Prime licenze per nozze gay nella contea di Rowan, in Kentucky

L’ufficio della contea di Rowan, nel Kentucky, ha rilasciato i primi permessi di matrimonio a coppie omosessuali. È stato possibile dopo l’arresto della cancelliera Kim Davis, che finora aveva bloccato le nozze gay per motivi religiosi. Leggi

Arrestata la funzionaria statunitense che rifiuta di celebrare le nozze gay.
Arrestata la funzionaria statunitense che rifiuta di celebrare le nozze gay. Kim Davis, cancelliera della contea di Rowan, nel Kentucky, che “in nome di Dio” da settimane negava le licenze matrimoniali alle coppie omosessuali, è stata arrestata per ordine di un giudice federale. Resterà in carcere finché non deciderà di attenersi alla sentenza della corte suprema che ha legalizzato i matrimoni gay in tutto il paese.
Arrestata la funzionaria statunitense che rifiuta di sposare i gay

Kim Davis, la cancelliera della contea di Rowan, nel Kentucky, che “in nome di Dio” si rifiuta di rilasciare le licenze matrimoniali alle coppie omosessuali, è stata per questo arrestata per ordine di un giudice federale. Resterà in carcere finché non deciderà di attenersi all’ordine della corte suprema di Washington di consentire le unioni tra persone dello stesso sesso.

La corte suprema, a fine giugno, ha sancito il diritto costituzionale di sposarsi per le coppie omosessuali in tutti gli stati federati, anche in quelli che fino ad allora non ammettevano tale diritto nelle proprie leggi. Da allora, Davis non ha più rilasciato i permessi, nemmeno alle coppie eterosessuali, appellandosi al suo diritto di non applicare la decisione dei giudici in nome della libertà religiosa: per la donna, di fede apostolica, riconoscere e consentire i matrimoni tra persone dello stesso sesso sarebbe un atto che “echeggerebbe per sempre - ha detto il suo avvocato - nella sua coscienza”.

Il weekend dei gay pride 

Centinaia di migliaia di persone hanno partecipato ai gay pride in tutto il mondo nel fine settimana: da San Francisco a New York, da Istanbul a Milano. Quest’anno i cortei negli Stati Uniti sono stati più partecipati del solito per festeggiare la sentenza della Corte suprema che ha dato il via libera ai matrimoni tra persone dello stesso sesso in tutti gli stati del paese. Leggi

L’omosessualità non è più illegale in Mozambico

Da oggi non è più illegale essere gay in Mozambico. Questa mattina è entrato in vigore il nuovo codice penale che proibisce la persecuzione giudiziaria contro gli omosessuali nel paese, che è meno intollerante dei paesi vicini. Leggi

Vent’anni di gay pride

Il 7 giugno la manifestazione festeggia i suoi vent’anni a Roma. Leggi

I vizietti della stampa: immagini

Non possiamo più usare foto con paillettes e lustrini per descrivere l’omosessualità. Oggi persone come l’ex premier dell’Islanda o il sindaco di Parigi sono gay. Leggi

Troppo giovane per essere vecchia

Quest’anno sia io che mio marito compiamo 40 anni. Siamo una di quelle coppie etero che stanno insieme dalle superiori. Molto fantasiosi fin dall’inizio, abbiamo cominciato a frequentare la comunità Bdsm quando avevamo vent’anni, e ci siamo ritrovati in una relazione poliamorosa prima ancora di immaginare che si potesse fare.

*Dopo aver combattuto per anni contro la sindrome dell’ovaio policistico, un paio d’anni fa ho subìto un isterectomia, e la terapia ormonale sostitutiva non riesce a sistemarmi. L’intervento ha comportato parecchi altri traumi fisici, e da allora mi sforzo di aspettare pazientemente che lo slancio sessuale di prima ritorni, ma è una lotta.

Su molti altri fronti la mia vita mi soddisfa, ma le cose stravaganti non mi interessano più, meno che mai i rapporti D/s. Ero una porca a cui piaceva il dolore, mentre ora mi dà fastidio perfino che mi tirino i capelli. Non direi che il mio interesse per il sesso sia passato del tutto, solo che non sento più quell’esigenza intensa di prima.

Parlando con i miei ginecologi non ne ho ricavato granché. Se non ho le caldane, secondo loro, è meglio non toccare niente. Il mio partner mi sta molto vicino, ma ho qualche problema a parlarne con mio marito, perché la sua partner, pur essendo in età da menopausa, è più ninfomane che mai. Lui pensa che il mio scarso interesse per il sesso sia una mancanza di interesse per lui.

–Too Young To Be Old

“Per la società i discorsi sul sesso sono tabù, ed è un tabù che può infiltrarsi negli studi medici, con effetti controproducenti sul rapporto tra dottore e paziente”, afferma la dottoressa Torres.

Torres risponde in modo educato, per una questione di cortesia professionale, eccetera. Ma te la traduco io: sta dicendo che i ginecologi da cui vai ora non valgono un cazzo, TYTBO. Se non sono disposti a parlare della tua vita sessuale, della tua soddisfazione sessuale e dei tuoi rapporti sessuali considerandoli come priorità, devi trovarti altri ginecologi.

“Se una paziente viene da me accusando alterazioni nel funzionamento sessuale che la preoccupano e sulle quali vuole un parere”, prosegue Torres, “per me è esattamente come se mi dicesse ‘mi fa male qui’. È una cosa su cui bisogna indagare. L’isterectomia spesso comprende la rimozione delle ovaie, cosa che equivale a indurre la menopausa. Niente ovaie = niente estrogeni = menopausa. E anche se le ovaie ci sono ancora, un’isterectomia può modificarne il funzionamento. Questo, per alcune donne, può avere delle ricadute sulla libido. Siamo tutte diverse. Inoltre, dopo un intervento importante, soprattutto se seguito da una guarigione lunga e difficile, può capitare per diverse ragioni che a una persona il sesso non procuri più il piacere di prima. Forse questa donna ora associa il dolore alle difficoltà della guarigione, mentre prima lo associava all’orgasmo”.

E quindi cosa consiglia, dottoressa?

“Per trattare il disturbo da desiderio sessuale ipoattivo esistono terapie alternative a quella ormonale sostitutiva”, spiega Torres, “e direi che le conviene consultare un sessuologo”.

La dottoressa Torres è una superstar su Twitter, dove posta con regolarità su questioni di salute femminile e prende a ceffoni i

troll antiabortisti: @LeahNTorres. Ha anche un blog: leahtorres.com.

(Traduzione di Matteo Colombo) Leggi

Miracolo dopo Natale

Le coppie monogame hanno una regola precisa sulle scopate con altri: “non si scopa con altri”. Leggi

Senza permesso

Quando dico che io e mio marito vogliamo avere dei figli, perfino gli amici più cari ci dicono che una coppia gay non dovrebbe. Possibile che neanche loro capiscano? Leggi

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