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Cosa sappiamo finora dei turisti uccisi in Egitto

L’oasi di Bahariya al sud del Cairo, il 15 maggio 2015.

Ieri in Egitto le forze di sicurezza hanno ucciso per sbaglio dodici turisti. Ecco cosa sappiamo finora della vicenda:

Le vittime. Tra i dodici morti ci sono otto cittadini messicani e sei egiziani. Dieci persone, quattro messicani e sei egiziani, sono rimaste ferite e sono ricoverate in un ospedale locale. Il quotidiano spagnolo El Mundo ha scritto che alcuni turisti erano cileni.

Dove è successo. Secondo il governo egiziano, l’incidente è avvenuto nell’area ad accesso limitato della zona di Wahat, nel deserto nella parte occidentale dell’Egitto. I veicoli che trasportavano i turisti sono stati colpiti dai proiettili sparati da un elicottero Apache. Le autorità non hanno ancora diffuso la località precisa dove sono avvenuti i fatti. Secondo il Guardian la sparatoria è avvenuta vicino all’oasi di Bahariya, verso le quattro del pomeriggio.

Perché è successo. I fatti sono avvenuti nel corso di un’operazione congiunta di esercito e polizia contro presunti combattenti del gruppo Stato islamico, di solito molto attivo nella zona. Il ministro dell’interno egiziano ha dichiarato che i turisti erano entrati nell’area “illegalmente” e per questo le forze di sicurezza potrebbero aver aperto il fuoco.
El Mundo e la Bbc, che hanno intervistato alcune guide turistiche egiziane, hanno espresso dubbi su questa ipotesi, sostenendo che le vittime si trovavano a poche centinaia di metri dalla strada principale. Il presidente messicano, Enrique Peña Nieto, ha condannato l’episodio e ha chiesto l’apertura di un’inchiesta.

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