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Scotland Yard allenta la sorveglianza su Julian Assange

Il fondatore di Wikileaks Julian Assange durante una conferenza stampa all’ambasciata dell’Ecuador di Londra, il 18 agosto 2014. (John Stillwell, Reuters/Contrasto)

La polizia britannica smetterà di sorvegliare l’ambasciata dell’Ecuador a Londra ventiquattr’ore al giorno, come ha fatto negli ultimi tre anni, da quando Julian Assange, l’attivista australiano fondatore di Wikileaks, è ospitato nell’edificio. Scotland Yard ha dato l’annuncio precisando che comunque, se si scoprisse che Assange ha lasciato la sede diplomatica, sarebbe immediatamente arrestato.

L’Ecuador gli ha concesso asilo politico, permettendogli di sfuggire al mandato d’arresto internazionale emesso nei suoi confronti dalla Svezia, dove è accusato di stupro. Ad agosto sono caduti sotto prescrizione gli altri due reati per cui era ricercato, molestie sessuali e coercizione.

La sorveglianza continuativa è stata sospesa a causa degli alti costi, denunciati dalla stessa Wikileaks con un sito dedicato. Secondo la fonte, finora il Regno Unito avrebbe speso 12,59 milioni di sterline (equivalenti a circa 17 milioni di euro).

Assange si è sempre dichiarato innocente rispetto alle accuse dei magistrati svedesi, ma ha evitato di essere giudicato in Svezia perché da lì teme di poter essere estradato negli Stati Uniti, dove rischierebbe di essere processato per la diffusione di migliaia di documenti riservati del dipartimento di stato attraverso Wikileaks. Tuttavia Washington non ha mai chiesto l’estradizione.

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