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Scomparso un editore di Hong Kong che pubblicava libri sui politici cinesi

Una libreria nel centro di Pechino, il 25 marzo 2009. (David Gray, Reuters/Contrasto)

Quattro uomini legati alla casa editrice di Hong Kong Sage Communications, che pubblica libri scandalistici sulla vita dei politici cinesi, sono scomparsi alcuni giorni fa. Il proprietario della casa editrice e libreria, Gui Haiming, che ha passaporto svedese, è stato visto per l’ultima volta alla metà di ottobre, quando è andato in Thailandia, dove possiede una casa.

Due dipendenti, Lu Bo e Zhang Zhiping, non hanno più contattato Hong Kong nei giorni tra il 22 e il 24 ottobre, dopo essere andati in Cina per visitare alcuni parenti. Anche l’amministratore della libreria, Lin Rongji, è scomparso.

Gui Haiming ha pubblicato autobiografie di ex amanti di politici cinesi e resoconti sensazionalistici. Tra i titoli più recenti ci sono Il collasso di Xi Jinping nel 2017 e Il complotto di Hu Jintao contro Xi Jinping. L’anno scorso l’editore di Hong Kong Yiu Manting è stato condannato a dieci anni di carcere: stava per pubblicare un libro sul presidente cinese Xi Jinping, quando è stato arrestato con l’accusa di aver contrabbandato sette bottiglie di prodotti chimici nel 2010.

Secondo quanto riferito dai loro colleghi a Radio Free Asia, un organo di informazione indipendente finanziato dagli Stati Uniti, i quattro uomini potrebbero essere stati arrestati in Cina o in Thailandia. Gui e Lin hanno parlato al telefono con le loro mogli l’ultima volta il 6 novembre: hanno rassicurato i familiari senza specificare dove fossero e cosa stessero facendo.

Non sarebbe la prima volta che dei cittadini di Hong Kong vengono fermati dalle autorità cinesi in collaborazione con quelle tailandesi e birmane. Recentemente un membro del Partito democratico cinese, Dong Guangping, di Hong Kong, è stato arrestato mentre stava aspettando che la sua richiesta di asilo politico fosse esaminata ed è stato accusato di avere il passaporto scaduto. A ottobre Bao Zhuoxuan, il figlio dell’avvocato per i diritti umani Wang Yu, in carcere in Cina, è stato trattenuto vicino al confine tra Birmania e Cina mentre cercava di raggiungere gli Stati Uniti.

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