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Cosa fare in caso di terremoto

Edifici distrutti ad Amatrice, in provincia di Rieti, il 24 agosto 2016. (Filippo Monteforte, Afp)

Un terremoto provoca diversi tipi di oscillazioni in un edificio. Le più dannose sono quelle orizzontali, che colpiscono sopratutto le costruzioni più antiche. A rischio sono anche le case costruite senza seguire le normative sismiche. La protezione civile ha stilato alcune norme di comportamento da seguire durante e dopo le scosse.

Durante un terremoto

  • In un luogo chiuso, è consigliabile mettersi sotto una trave, nel vano di una porta o vicino a una parete portante.
  • Prestare attenzione a intonaco, controsoffitti, vetri, mobili: le cose che cadono potrebbero essere pericolose.
  • Fare attenzione all’uso delle scale: spesso sono poco resistenti.
  • Meglio evitare l’ascensore: si può bloccare.
  • All’aperto, allontanarsi da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche: vasi, tegole e altri materiali che cadono potrebbero essere pericolosi.

Dopo un terremoto

  • Assicurarsi dello stato di salute delle persone coinvolte.
  • Uscire con prudenza, indossando le scarpe: in strada ci potrebbero essere vetri rotti e altri oggetti che potrebbero ferire.
  • In una zona a rischio maremoto, allontanarsi dalla spiaggia e raggiungere un posto elevato.
  • Raggiungere le aree di attesa previste dal piano di protezione civile del comune in cui ci si trova.
  • Limitare l’uso del telefono.
  • Limitare l’uso dell’auto per evitare di intralciare le operazioni di soccorso.
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