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La mappa dell’Europa più colpita dal covid-19 

Sul ponte Carlo, a Praga, dove è stata organizzata una cena per celebrare la fine delle misure restrittive legate al nuovo coronavirus, 30 giugno 2020. (Michal Cizek, Afp)

Il momento in cui l’Europa riapre le sue frontiere è anche quello dei bilanci. Lo European data journalism network ha analizzato i dati sulle morti in eccesso in cinquecento province d’Europa (il continente che ha registrato un terzo dei decessi mondiali) per studiare come si è diffuso il virus. Da marzo alcune zone hanno registrato il triplo di mortalità rispetto al solito, ma gran parte del continente è riuscito a superare quest’ondata pandemica senza che i tassi di mortalità per tutte le cause si discostassero troppo dalla media.

Le morti per covid-19 nei vari continenti e nei paesi più colpiti.

In cima alla lista c’è Bergamo, con una mortalità aumentata del 347 per cento, e altre province lombarde. Ma anche in altri paesi, come la Spagna e la Svezia, ci sono state regioni che sono state colpite più duramente. Nel paese scandinavo il grosso delle morti in eccesso è stato riscontrato nella regione di Stoccolma (più 71 per cento), in cui molti sono tornati dopo un periodo di vacanza nelle Alpi, dove stava già cominciando a circolare il virus. Percentuali simili alla regione di Stoccolma sono state registrate in Catalogna e a Bruxelles. L’unico paese dove la mortalità in eccesso è stata uniforme in gran parte delle regioni è il Regno Unito.

L’Organizzazione mondiale della sanità ricorda che il peggio deve ancora venire, soprattutto per la “mancanza di unità nazionale e di solidarietà globale”. La pandemia continua ad accelerare e finora ha contagiato più di 10,5 milioni di persone in tutto il mondo, uccidendone 512mila. Sei mesi di pandemia in un video della Bbc.

Il video della Bbc “I sei mesi che hanno cambiato il mondo”.

Le altre notizie dal mondo

  • L’Australia ha reintrodotto severe misure di contenimento in una decina di distretti dell’area municipale di Melbourne dopo che sono stati individuati nuovi focolai, con 73 nuovi casi registrati in un solo giorno. Dal 1 luglio per un mese, le circa trecentomila persone che vivono in quell’area saranno autorizzate a uscire di casa solo per necessità. Palestre, piscine e cinema resteranno chiusi. L’amministrazione dello stato di Victoria ha inviato degli operatori sanitari nei quartieri più colpiti per offrire agli abitanti la possibilità di sottoporsi gratuitamente al test. Dall’inizio della pandemia l’Australia ha registrato quasi ottomila contagi, con 104 morti.
  • Nel Regno Unito una ricerca realizzata in alcuni ospedali ha messo in evidenza che, oltre a colpire l’apparato respiratorio, il nuovo coronavirus può essere all’origine di gravi disturbi neurologici, causando ictus, deliri e sintomi simili alla demenza. I risultati sono stati pubblicati il 25 giugno su The Lancet Psychiatry. Nel mese di aprile, su 125 pazienti ricoverati per covid-19 più della metà ha avuto problemi cardiovascolari, e 57 di loro hanno avuto un ictus ischemico.
  • In Italia sono stati presentati in via preliminare gli studi condotti da due gruppi di ricercatori specializzati in varie discipline che hanno dimostrato l’efficacia dei raggi ultravioletti per eliminare il Sars-cov-2. In particolare i ricercatori hanno individuato la dose esatta di ultravioletto germicida (Uv-c) necessaria a spezzare i legami molecolari dell’Rna del virus responsabile del covid-19. Come spiega Giovanni Pareschi dell’Osservatorio astronomico di Brera/Inaf a Scienza in rete, “è stata sufficiente l’erogazione di una lampada al mercurio per un tempo di qualche secondo e a una distanza di qualche centimetro dal campione”. I raggi ultravioletti che ci arrivano dal Sole sono “comunque in grado di neutralizzare il virus: in ambienti aperti d’estate a mezzogiorno, il virus può essere inibito dopo circa dieci minuti di irraggiamento, mentre in inverno il processo ha la durata di alcune ore”.
  • Gli Stati Uniti hanno comprato tutto il remdesivir (500mila dosi) che sarà prodotto dalla casa farmaceutica statunitense Gilead nei prossimi tre mesi, non lasciandone per il Regno Unito, l’Europa e il resto del mondo. Esperti e attivisti sono allarmati da questa mossa unilaterale di Washington, che lascia presagire comportamenti simili quando, per esempio, sarà disponibile un vaccino. La Gilead ha messo in vendita, solo per i governi, il remdesivir a prezzi molto elevati: 2.340 euro per un ciclo di trattamenti della durata di cinque giorni.
  • L’Algeria ha registrato, con 336 nuovi casi, un record quotidiano di contagi, nello stesso giorno in cui l’Europa ha inserito i suoi cittadini nel gruppo delle persone autorizzate a entrare. Algeri, invece, aveva deciso pochi giorni prima di mantenere chiuse le frontiere, dopo aver assistito a una seconda ondata, dovuta – sostengono le autorità – al mancato rispetto delle regole di prevenzione e protezione.
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