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Come funziona la riapertura delle scuole

L’Istituto superiore Galilei-Luxemburg, Milano, 26 aprile 2020. (Claudia Greco, Afp)

In classe

I primi a tornare in aula, il 6 settembre, saranno gli studenti altoatesini, gli ultimi quelli di Campania e Puglia, che dovranno attendere il 20 settembre. L’obiettivo dichiarato per il nuovo anno scolastico è quello di svolgere le attività didattiche interamente in presenza. Anche il direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità per l’Europa, Hans Henri P. Kluge, ha ribadito l’importanza della scuola per “la formazione, la salute mentale e le abilità sociali dei bambini”, sottolineando la necessità di mantenere le lezioni in presenza senza interruzioni. Il 14 agosto il ministero dell’istruzione italiano ha inviato alle scuole il nuovo protocollo di sicurezza, ma restano ancora molti dubbi sulle modalità di prevenzione e gestione dei contagi e sull’interpretazione di alcune norme.

Green pass

Una nota tecnica del 13 agosto del ministero dell’istruzione ha confermato l’obbligatorietà della certificazione verde per tutto il personale scolastico (insegnanti, dirigenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario, o Ata), affidando ai presidi il compito del controllo quotidiano. Quest’ultimo punto ha sollevato le proteste dei dirigenti scolastici tanto da spingere i ministeri dell’istruzione e della salute e il garante della privacy a rendere disponibile una piattaforma online che permetterà alle segreterie di verificare in maniera facile e veloce chi tra il personale scolastico ha ricevuto almeno la prima dose del vaccino o ha eseguito un tampone. In attesa dell’attivazione della piattaforma, che sarà disponibile a partire dal 13 settembre, le scuole potranno ricorrere a controlli manuali all’ingresso tramite l’app Verifica C19, già usata da bar e ristoranti.

Chi non avrà e non esibirà il green pass, tra corpo docente e ausiliario, sarà considerato “assente ingiustificato”, avrà lo stipendio sospeso e se non lo esibirà dopo cinque giorni di lavoro rischierà il licenziamento. Secondo l’ultimo report settimanale pubblicato dalla struttura commissariale per l’emergenza covid-19 guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo, il 90,45 per cento del personale scolastico e universitario ha ricevuto la prima somministrazione del vaccino o uno a dose unica. Tuttavia ci sono più di 138mila non vaccinati tra docenti, dirigenti e personale Ata, un numero che potrebbe provocare problemi nei primi giorni di scuola. Nelle università, invece, il green pass sarà obbligatorio anche per studenti e ricercatori, con controlli a campione da parte degli atenei.

Tamponi

Nonostante la richiesta dei sindacati di rendere gratuiti i test per il personale scolastico non vaccinato, il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi ha ribadito che la gratuità sarà garantita solo ai soggetti che per comprovate ragioni mediche non possono vaccinarsi. Teresa Palamara, responsabile del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss) ha illustrato in un’intervista al Corriere della Sera un piano di monitoraggio per alunni di elementari e medie che prevede l’uso di test salivari da ripetere ogni due settimane su un campione di “classi sentinella” scelte dalle regioni. Fino al 30 settembre 2021 il prezzo dei tamponi antigenici rimarrà calmierato a 15 euro per i maggiorenni e a otto euro per i ragazzi tra i 12 e i 18 anni.

Distanziamento e mascherine

L’uso dei dispositivi di protezione individuale rimane obbligatorio, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai sei anni, per le persone con disabilità e durante lo svolgimento delle attività sportive. Il protocollo di sicurezza raccomanda di mantenere una distanza interpersonale di almeno un metro, salvo che gli spazi non lo consentano. L’entrata in aula è prevista tra le 7.50 e le 8.30 su percorsi predefiniti per evitare che gli studenti di classi diverse si incontrino. Per gli studenti delle scuole superiori delle grandi città è previsto un secondo turno di ingresso. In merito al problema delle classi sovraffollate, che costituiscono circa il 2,9 per cento delle aule e si trovano soprattutto negli istituti tecnici delle grandi città, il ministro Bianchi ha dichiarato in un’intervista che le norme prevedono un numero di studenti tra i 15 e i 27 per classe e che il ministero sta lavorando alla soluzione del problema con interventi mirati.

In caso di contagio

Un eventuale caso di positività in classe avrà come conseguenza misure di quarantena e isolamento, che saranno diverse per chi è vaccinato e chi no. Secondo una circolare del ministero della salute, i primi dovranno rispettare le misure di quarantena per sette giorni, al termine dei quali potranno sottoporsi al test molecolare o antigenico; per gli studenti non ancora vaccinati la quarantena sarà invece di dieci giorni. Per gli studenti in isolamento sarà attivata la didattica a distanza.

Informazioni

È attivo sul sito del ministero dell’istruzione il portale #IoTornoaScuola, che contiene tutti i documenti e le notizie ufficiali sul rientro a scuola, link alle pagine degli uffici scolastici regionali e una sezione di domande e risposte.

A cura di Francesca Morante

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