×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

Giochiamo a Jentråß

Photo and Co/Getty Images

Questo articolo è uscito nel settembre 2022 sul numero 36 di Internazionale Kids.

Immagina un sabato pomeriggio. Sei con i tuoi amici e le tue amiche e vi state annoiando. Avete letto tutti i libri, guardato tutti i film, giocato a tutti i giochi. Non avete più niente da fare. O magari sì? E se inventaste voi un gioco? Qualcosa a cui nessuno ha mai giocato prima? Che sia un gioco da tavola o da fare all’aperto, ecco alcuni suggerimenti. Un buon gioco è fatto di tre elementi: un obiettivo, delle regole e delle scelte.

Pensa a uno scopo
La prima cosa di cui hai bisogno per inventare un gioco è un obiettivo, o uno scopo, a cui giocatrici e giocatori devono mirare. Gli obiettivi possono essere diversi, ma devono sempre essere chiari. Chi gioca a calcio ha un limite temporale: vince la squadra che ha fatto più gol quando finisce il tempo a disposizione.

Nel Risiko, ogni giocatore riceve delle carte che elencano i suoi obiettivi e vince chi li completa per primo. I due giochi hanno un elemento in comune: vince chi raggiunge l’obiettivo. In questo tipo di giochi bisogna decidere se i partecipanti possono ostacolare gli avversari. A battaglia navale devi indovinare dove sono le navi nemiche, ma anche se riesci a colpirle nulla impedirà alla tua avversaria di colpire le tue. Ogni giocatore corre verso l’obiettivo, ma non può impedire a un altro di raggiungerlo.

Negli scacchi puoi catturare i pezzi dell’avversario, limitando così le mosse che può compiere. In questi giochi si può (e in alcuni casi deve) impedire all’avversario o agli avversari di avanzare, in modo da arrivare all’obiettivo per primi. Una categoria di giochi non è migliore o peggiore dell’altra, magari però puoi avere delle preferenze. Una escape room, invece, è un gioco in cui diverse persone sono chiuse in una stanza con una serie di enigmi. Devono risolverli insieme per poter uscire dalla stanza prima che finisca il tempo.

In un gioco cooperativo come questo non si gareggia gli uni contro gli altri, ma si lavora insieme per raggiungere l’obiettivo. Se la porta si apre vincono tutti, mentre se il tempo scade prima che siano usciti perdono tutti.

Non sempre i giochi hanno un unico scopo. In certi casi hanno molti obiettivi più piccoli, in altri sono gli stessi giocatori a porsi degli obiettivi. In Minecraft qualcuno potrebbe darsi l’obiettivo di costruire una particolare struttura, qualcun altro decidere di esplorare il mondo.

Se è chi gioca a dover scegliere gli obiettivi, fai in modo che sia chiaro, altrimenti potrebbe passare il tempo a chiedersi qual è lo scopo del gioco. Il tuo gioco avrà un unico obiettivo? Sarà competitivo o cooperativo? Ci si potrà ostacolare a vicenda?

Decidi le regole
In secondo luogo, hai bisogno di regole che facciano capire ai giocatori cosa possono fare. Potresti pensare che un gioco senza regole sia più divertente, perché puoi fare quello che vuoi. Sfortunatamente, il più delle volte si finisce con i giocatori che litigano perché si sono fatti idee diverse sul modo giusto di giocare.

Le regole stabiliscono dei limiti e danno delle istruzioni. Devono essere chiare e tutti devono conoscerle prima di cominciare a giocare. Se dici una regola solo quando state già giocando, o se la cambi nel bel mezzo del gioco, gli altri potrebbero arrabbiarsi. Le regole devono anche essere uguali per tutti. A volte non tutte le regole si applicano a ogni giocatore, perché alcuni potrebbero avere dei ruoli diversi. In questi casi è sempre importante chiarire bene tutti i dettagli.

Se nel gioco che stai progettando ci sono ruoli diversi con regole specifiche, fai in modo che quelle regole siano sempre valide per quel ruolo indipendentemente da chi ce l’ha. È ingiusto fare delle regole che valgono quando il portiere è il tuo amico ma non quando sei tu. Cosa possono fare i tuoi giocatori? E cosa è vietato?

Complica un po’ le cose
Quando decidi le regole, pensa anche alle scelte che i giocatori potranno fare e alle loro conseguenze. In alcuni giochi da tavolo all’inizio non hai scelte: lanci il dado e cominci a spostarti. Ma dopo un po’ le tue scelte possono farti catturare o farti eliminare un avversario. Ogni scelta deve avere delle conseguenze sul gioco, altrimenti i giocatori si chiederanno che senso ha farle.

I giocatori devono sapere come le loro scelte li aiuteranno a raggiungere l’obiettivo, altrimenti non riusciranno a prendere delle decisioni.

Potrebbero non sapere con esattezza quello che succederà (quando un giocatore di pallacanestro tira la palla non sa se finirà nel canestro), ma devono conoscere le possibilità (quel giocatore sa che il suo tiro non rischia di far segnare un punto alla squadra avversaria).

Quando decide se lanciare la palla, il giocatore controlla quant’è lontano il canestro e dove si trovano gli altri giocatori. Non sa con certezza come andrà a finire, ma queste informazioni lo aiutano a valutare la probabilità che la palla vada a segno. I giocatori devono avere informazioni sufficienti per poter fare delle scelte. In molti giochi, non tutti i giocatori hanno tutte le informazioni.

In Go fish ogni giocatore conosce le proprie carte ma non può vedere quelle degli avversari. In altri giochi, invece, tutti i giocatori vedono le carte sul tavolo. In questo caso tutti hanno le stesse informazioni, quello che conta è chi è più bravo a ricordarle. Quali scelte possono fare i tuoi giocatori? Come faranno a ottenere informazioni sufficienti per compiere delle scelte?

Fai molte prove
Tutti i giochi di successo sono stati provati e riprovati più volte. Alcune regole che ti sono chiare potrebbero essere confuse per altri, quindi il modo migliore per sapere se il gioco funziona è fare delle partite di prova con amici e familiari. Giocate per un po’ e poi chiedi ai partecipanti cosa gli è piaciuto e cosa invece cambierebbero. Osservali mentre giocano e prendi nota delle cose che vanno bene o che sono diverse dal previsto.

Se qualcuno fa un commento negativo, fagli delle domande per avere più dettagli possibili su cosa è andato storto. Ricordati che non stanno dicendo che è un gioco brutto o che non sei capace di inventarne uno, semplicemente ci sono alcune parti da migliorare. Se lo scopo del gioco è chiaro e tutti hanno capito le regole, presto avrai qualcosa di nuovo da fare con le tue amiche e i tuoi amici.

(A proposito: Jentråß non esiste, è un gioco inventato!).

(Traduzione di Nicola Vincenzoni)

Non perderti neanche un articolo di Internazionale Kids: abbonati oppure seguici su Instagram e WhatsApp.

pubblicità