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Il comunismo per immagini

Le scoperte casuali che si fanno guardando le vetrine delle librerie possono essere davvero gustose. La tendenza a catalogare la produzione di libri fotografici paese per paese continua ad andare per la maggiore e rimane il modo migliore per ripensare la storia dell’immagine. Questa tendenza ha prodotto, sul finire del 2015, due titoli importanti.

Si tratta di due grandi volumi, ottimamente realizzati, impaginati e illustrati. Uno era stato annunciato molto tempo fa: The chinese photobook from the 1900s to the present (Aperture), a cura di Martin Parr e Wassink Lundgren. L’altro, più scientifico e storicamente preciso, è edito da Steidl, con una grafica notevole curata da Manfred Heiting, e si intitola The soviet photobook 1920-1941.

Entrambi i volumi riproducono copertine e impaginati di vecchi libri e offrono una panoramica appassionante dei mezzi visivi di cui si serviva la propaganda comunista. Le due pubblicazioni mostrano come l’invenzione grafica seguiva il discorso politico e come il comunismo per immagini potesse funzionare in due sistemi e in due culture così diversi.

Sono libri piuttosto costosi: il loro prezzo oscilla tra i 120 e i 150 euro. Un’altra caratteristica li accomuna: andranno presto esauriti e il loro prezzo è destinato ad aumentare a livelli record.

Questo articolo è stato pubblicato il 22 gennaio 2016 a pagina 86 di Internazionale, con il titolo “Il comunismo per immagini”. Compra questo numero| Abbonati

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