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La cultura dell’immagine in Brasile

Rispettando il ritmo saggio di due uscite l’anno, arriva il decimo numero della rivista brasiliana di fotografia Zum, che si conferma, dopo anni sempre a colpo sicuro, una pubblicazione curiosa, originale e unica nel suo genere. Non solo perché conta duecento pagine curate in ogni minimo dettaglio grafico, con carte diverse a seconda dei temi per dare un senso materico al discorso e, fortunatamente, anche con grande spazio per i testi quando ce n’è bisogno.

La particolarità di Zum è quella di operare su due fronti: far conoscere gli ultimi sviluppi della fotografia internazionale ai brasiliani e fare un profondo lavoro sulla storia dell’immagine in Brasile. La rivista infatti è pubblicata dall’instituto Moreira Salles che raccoglie, studia, pubblica ed espone importanti collezioni e fa sia da catalogo di questi fondi storici sia da estensione delle attività didattiche dell’istituto. Anche se Zum è difficile da trovare all’estero e il suo sito web non è ancora tradotto in inglese, la sua ricchezza e la sua utilità rimangono innegabili.

In questo numero, che festeggia i cinque anni della rivista, è possibile vedere la serie completa delle Brown sisters di Nicholas Nixon, le stravaganti architetture del boliviano Freddy Mamani fotografate da Tatewaki Nio, le creazioni analitiche di Odires Mlászho e le astrazioni di Oiticica Filho. Una grande prova d’impegno editoriale: buon compleanno Zum!

Questa rubrica è stata pubblicata il 4 marzo 2016 a pagina 94 di Internazionale, con il titolo “La cultura dell’immagine in Brasile”. Compra questo numero| Abbonati

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