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I Paesi Bassi stanno affondando

Un’area residenziale vicino Amsterdam, il 20 aprile 2018. (Yves Herman, Reuters/Contrasto)

I Paesi Bassi stanno affondando. “Tra cent’anni l’aumento del livello del mare, conseguenza del cambiamento climatico, sarà un problema serio per il paese”, dice Gilles Erkens, geologo dell’istituto di ricerca olandese Deltares. “Ma fino a quel momento il pericolo più serio è quello della subsidenza”. L’abbassamento del suolo crea molti problemi alle infrastrutture. Oltre un certo punto le fondamenta degli edifici cominciano a lesionarsi, compaiono voragini, le strade cedono e aumenta il rischio di alluvioni.

Secondo le stime, i danni causati dalla subsidenza potrebbero arrivare a venti miliardi di euro entro il 2050. A Rotterdam ventimila edifici potrebbero aver bisogno di lavori di ripristino delle fondamenta entro i prossimi dieci o quindici anni. L’abbassamento del terreno è dovuto in parte all’estrazione di acqua dal sottosuolo per prosciugare i terreni ed estendere l’attività agricola. Un altro fattore che contribuisce alla subsidenza è l’accumulo di infrastrutture in superficie, che comprimono ulteriormente il suolo. Nel corso dei secoli i Paesi Bassi hanno sviluppato un sistema di dighe e canali per proteggere la terraferma dal mare.

Le disastrose inondazioni del 1953 portarono alla costruzione di grandi infrastrutture protettive. Dato che la subsidenza non produce catastrofi immediate, la questione è stata trascurata. Ma la crisi climatica sembra aver modificato la situazione e oggi molte persone sono consapevoli del problema.

Questo articolo è uscito sul numero 1342 di Internazionale. Compra questo numero|Abbonati

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