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Discorsi alle bambine

Mia figlia ha voluto tagliarsi i capelli corti ma ora è dispiaciuta perché la prendono per maschio. Dobbiamo farli ricrescere? –Frida

Il progresso avanza in modo irregolare, si sa. E così nel 2016, quando ormai pensavamo che la parità tra i sessi fosse a portata di mano, la prima superpotenza mondiale ha eletto presidente un individuo che si vanta pubblicamente di molestare le donne e ci siamo resi conto che le nostre figlie crescono in un mondo ben più misogino di quanto pensassimo.

La splendida reazione delle donne però sta sorprendendo tutti, e io ho la sensazione che siamo solo all’inizio. I discorsi pubblici stanno diventando una preziosa fonte di saggezza per le bambine: è a loro che si è rivolta Hillary Clinton nel suo intervento dopo la sconfitta elettorale ed è ancora a loro che pochi giorni fa ha parlato l’iconica presentatrice statunitense Oprah Winfrey, annunciando l’alba di un nuovo giorno per tutte le donne dal podio dei Golden globe.

Il mio preferito resta il discorso che P!nk ha fatto agli ultimi Mtv Video music awards. La cantante americana ha raccontato di come ha risposto alla figlia di sei anni presa di mira a scuola perché sembrava “un maschio con la parrucca”: “Le ho detto: ‘Attaccano spesso anche me perché sarei troppo mascolina, ma io mi faccio crescere i capelli?’. ‘No, mamma’, mi ha risposto lei. ‘Io modifico il mio corpo?’. ‘No, mamma’. ‘Io modifico il modo in cui mi presento al mondo?’. ‘No, mamma’. ‘Io faccio il tutto esaurito nei concerti in tutto il mondo?’. ’Sì, mamma’. ‘Perfetto, amore. Noi non cambiamo. Noi aiutiamo gli altri a cambiare e a capire che ci sono tanti modi di essere belli’”.

Questa rubrica è stata pubblicata il 12 gennaio 2018 a pagina 16 di Internazionale. Compra questo numero | Abbonati

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