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Letture spaziali

Ad agosto diventeremo genitori e mi chiedevo se hai un libro da consigliarci che ci spieghi un po’ la psicologia dei bambini. –Silvia

Che la questione avesse per i terrestri un’importanza fondamentale, Mo l’aveva capito fin dal primo momento. Aveva un bel dire sua madre, che in fondo era una faccenda trascurabile, un particolare minimo che si sarebbe chiarito più avanti e che non avrebbe cambiato niente nei suoi rapporti con la famiglia che l’ospitava… ‘Quelli’ lo volevano sapere al più presto, subito! Anzi, lo DOVEVANO ASSOLUTAMENTE sapere. Altrimenti non avrebbero tenuto Mo a casa loro come era nei patti. E sarebbe stata proprio una bella seccatura tornare su Deneb dopo un viaggio così lungo, dopo tanti progetti sulla vacanza terrestre, dopo che tutto era stato preordinato minuziosamente da vari mesi, solo perché nessuno sapeva se Mo fosse maschio o femmina! Quando i due terrestri glielo avevano chiesto, la madre di Mo aveva fatto una risatina di noncuranza e aveva risposto: ‘Dio mio, non ce lo siamo mai chiesti!’. Poi, davanti al loro sguardo stupito, aveva aggiunto cortesemente: ‘Perché? Dovremmo saperlo? Non abbiamo mai pensato che fosse una cosa importante… Mo è ancora talmente giovane!’.

Queste sono le prime righe di Extraterrestre alla pari. Il piccolo capolavoro di Bianca Pitzorno racconta il soggiorno sul nostro pianeta di un giovane alieno, che prima prova a viverci da maschio e poi da femmina, restando molto colpita dalla differenza di trattamento. Più che pensare alla psicologia, in attesa di scoprire se il vostro piccolo sarà maschio o femmina, comincerei riflettendo su cosa vorrà dire questa differenza.

Questa rubrica è stata pubblicata il 9 marzo 2018 a pagina 12 di Internazionale. Compra questo numero | Abbonati

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