×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

La svolta dei cinquestelle in Alto Adige

È successo a Laives, cittadina di 18mila abitanti a sud di Bolzano, definita spesso come dormitorio del capoluogo di provincia. È lì che l’8 giugno è nata una coalizione inedita in Italia. I consiglieri del Movimento 5 stelle hanno deciso di appoggiare una giunta di centrodestra retta dal sindaco Christian Bianchi, ex Alleanza nazionale eletto con una lista civica.

Questa svolta storica è stata accolta con grande soddisfazione dalla direzione provinciale del movimento: “Cade l’ultimo pregiudizio sull’M5s. Per la prima volta un’altra forza politica adotta il nostro programma e noi gli voteremo la fiducia”. Bianchi ha vinto con uno stretto margine il ballottaggio con la sindaca uscente Liliana Di Fede del Pd, che sia a livello locale sia nazionale è tradizionalmente alleato con il partito etnico Südtiroler Volkspartei. L’unica possibilità di formare una maggioranza era una coalizione inedita tra la lista di Bianchi, l’M5s, la Lega nord e l’Svp, un patto difficile da digerire per quest’ultima.

E così Laives è diventata un laboratorio politico. Il sindaco ha accettato un programma in 14 punti chiesti dai due consiglieri cinquestelle, che comprende la riduzione delle indennità del 20 per cento, la fine delle consulenze esterne, nuove piste ciclabili, colonnine per la ricarica di auto elettriche, stop all’ampliamento del vicino aeroporto di Bolzano, l’informatizzazione del comune e l’introduzione del baratto amministrativo (pagamento di debiti con il comune attraverso il lavoro).

L’M5s ha rifiutato posti in giunta, ma entro lunedì deciderà se accettare la presidenza del consiglio comunale. Secondo i suoi esponenti è una “data storica”: “Quando i vecchi politicanti si piazzano di fronte alle telecamere per offrirci una poltrona o per chiedere la fiducia in bianco, senza mai affrontare i temi politici nel merito, noi rifiutiamo e parte subito una gara nell’accusarci di autoreferenzialità e di voler tenere i voti congelati”, scrive l’M5s in una nota per la stampa pubblicata su Facebook. “Poi capita che il sindaco del comune di Laives, si confronti sui contenuti invece di offrire poltrone. Voteremo la fiducia al sindaco Bianchi, ma gliela toglieremo se non manterrà gli impegni”.

Ma in Alto Adige i cinque stelle parlano già di un passo ulteriore: creare una struttura autonoma dalla leadership nazionale. Il consigliere provinciale Paul Köllensperger è favorevole a un modello di movimenti federati, come la Cdu tedesca e la Csu bavarese. Secondo lui “agli elettori sudtirolesi non piace lo stile polemico di Beppe Grillo”. Ma su questo progetto il deputato trentino Riccardo Fraccaro ha subito estratto il cartellino rosso.

pubblicità