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Popcaan è perfetto per la fine dell’estate

Popcaan. (Ivar Wigan)

Popcaan, Fresh polo (feat. Stylo G & Dane Ray)
È importante scegliersi bene i propri punti di riferimento musicali. Non solo perché l’artista che hai scelto fa della musica che ti piace, ma perché attraverso la sua musica te ne fa scoprire dell’altra. Da ragazzino grazie alla scopiazzature di Noel Gallagher ho scoperto molte b-side dei Beatles e grazie alle playlist di Thom Yorke mi sono imbattuto negli Autechre e in Fela Kuti. Tre anni fa Damon Albarn, un altro che metterei nel mio pantheon personale, ha voluto in un brano dei Gorillaz la superstar giamaicana del dancehall Popcaan. Al tempo non avevo idea di chi fosse Popcaan, ma la sua performance in Saturnz barz mi ha folgorato.

Certo, non stiamo mica parlando né dei Beatles né di Fela Kuti, non mi fucilate. Però i brani di Popcaan sono molto divertenti. In patria attorno a lui c’è una specie di culto religioso, mentre da noi è poco conosciuto. Gli va decisamente meglio negli Stati Uniti, dov’è sponsorizzato dal rapper Drake, che dal 2019 pubblica i dischi di Popcaan con la sua etichetta, la Ovo.

Fixtape, il nuovo album di Popcaan, è una delle cose migliori che ha fatto nella sua carriera e alterna pezzi più aggressivi come Fresh Polo, cantata insieme ai giovani Stylo G e Dane Ray, ad altri più lenti come Suh me luv it. Drake gli ha anche “prestato” il produttore Nineteen85, quello di Hotline bling, per la sensuale Twist & turn, dov’è ospite lo stesso rapper canadese. Fixtape rielabora il dancehall giamaicano contamindolo con il pop e il rap occidentale, rendendolo un po’ più docile e accessibile anche per le nostre orecchie occidentali. È un disco perfetto per questo ultimo scorcio d’estate.


Burna Boy, Alarm clock
Il nigeriano Burna Boy ha una cosa in comune con Popcaan: è molto famoso in patria, dov’è il principe dell’afrobeats (non è l’afrobeat, occhio, ma un sottogenere del pop nato nell’Africa occidentale) e sta cercando di conquistare il resto del mondo. Ha collaborato con Beyoncé, Sam Smith e Chris Martin ed è uscito da poco il suo nuovo disco Twice as tall. Ecco un saggio di quello che sa fare.


Future Islands, Thrill
Se non avete mai visto dal vivo i Future Islands, fatelo. Non so quando ne avrete l’occasione, visto che al momento i concerti (e non solo quelli) sono avvolti da una nube d’incertezza. Però, quando sarà, ne varrà la pena. Soprattutto perché Samuel T. Herring è un frontman veramente fuori dal comune, con una presenza scenica tutta sua. Thrill è il secondo singolo estratto dal nuovo disco As long as you are, in arrivo l’8 ottobre. Un pezzo che riaccende la scintilla.


Billie Eilish, My future (live)
Il 19 agosto alla terza serata della convention dei democratici statunitensi sono intervenuti Barack Obama, Kamala Harris e Hillary Clinton. E poi è stato il turno di Billie Eilish, che ha fatto un appello alla registrazione per il voto e ha espresso il suo sostegno a Joe Biden. Eilish è solo l’ultima di una serie di star della musica che hanno appoggiato Biden, forse più che altro in funzione anti Trump. La cantante ne ha approfittato per presentare dal vivo il nuovo singolo My future, che è la cosa più pop che ha fatto finora.


Phoenix, Identical
I Phoenix hanno pubblicato una nuova canzone chiamata Identical. Il brano compare nella colonna sonora del nuovo film di Sofia Coppola, On the rocks. Il film, che uscirà a ottobre su Apple Tv, ha per protagonisti Bill Murray, Rashida Jones e Marlon Wayans. È la quinta volta che la band francese collabora con la regista.

Il video di Identical è stato diretto da Roman Coppola, fratello di Sofia. La canzone e il video sono dedicati a Philippe Zdar, il fondatore dei Cassius morto nel 2019.


P.S. Playlist aggiornata, buon ascolto!

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