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I film del weekend

Inherent Vice


Gordita Beach, California, 1970. Calano le prime ombre della sera. Il detective privato Larry “Doc” Sportello sta andando alla deriva sul suo divano quando all’improvviso dal passato riemerge Shasta, una sua ex. Shasta chiede a Doc di cercare Mickey, un pezzo grosso del settore immobiliare, suo amante attuale, che sembra svanito nel nulla. Nella migliore tradizione delle detective story il caso è complicatissimo e non passa molto tempo prima che Doc si prenda la prima randellata in testa. A imbrogliare la matassa ci sono militanti dei black power, motociclisti della fratellanza ariana, poliziotti corrotti, federali stupidi, avvocati improbabili, una dolce ex tossicodipendente in cerca del marito, un’agente della procura distrettuale che sembra Tippi Hedren (e invece è Reese Witherspoon), dentisti, strozzini, spie, prostitute, una barca a vela, hippy, sesso e droga. Un po’ Marlowe (quello di Elliot Gould più che quello dei Bogart e dei Mitchum) un po’ drugo (Jeffrey Lebowski), Doc è interpretato da Joaquin Phoenix perfetto nel dosare gli ingredienti: goffo e beffardo al punto giusto, generoso e cialtrone, quasi sempre fatto di marijuana. A tenergli testa, nella parte del cattivissimo e sfrenato poliziotto Christian “Bigfoot” Bjornsen, c’è un magnifico Josh Brolin. Intorno a questa coppia super Paul Thomas Anderson ha costruito un film divertente, ma con una vena triste che attraversa anche gli sguardi di Doc e Bigfoot. L’ambientazione californiana, solare e al tempo stesso squallida, evoca quella del Marlowe di Gould e Altman, ma anche quella del detective Harper con l’acqua alla gola e con la faccia di Paul Newman.

Maraviglioso Boccaccio


Purtroppo non ho ancora visto Maraviglioso Boccaccio, di Paolo e Vittorio Taviani. L’operazione, un film ispirato al Decameron, è ambiziosa. E forse è stato l’Orso d’oro di Cesare deve morire a spingere i fratelli Taviani a raccogliere quella che hanno definito “una grande sfida”. Con l’opera di Giovanni Boccaccio si era già cimentato Pier Paolo Pasolini con Il Decameron, nel 1971. Prima ancora, nel 1962, con Boccaccio ’70, Vittorio De Sica, Mario Monicelli, Luchino Visconti e Federico Fellini avevano adattato alcune novelle in chiave moderna. I Taviani scelgono un’ambientazione classica e si affidano a un cast importante: tra gli altri Lello Arena, Paola Cortellesi, Carolina Crescentini, Vittoria Puccini, Kim Rossi Stuart, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak e Jasmine Trinca. È vero che nel corso degli anni gli autori di grandi pellicole come Padre padrone e La notte di San Lorenzo non hanno sempre mantenuto un livello altissimo. Ma a loro favore c’è il precedente di Kaos (1984) in cui avevano portato sul grande schermo quattro novelle di Luigi Pirandello.

Automata


Tra gli altri film in uscita. Nel thriller postapocalittico Automata dello spagnolo Gabe Ibáñez, Antonio Banderas indaga sullo strano comportamento di alcuni robot che contro i loro principi cominciano a ripararsi da soli. Ma quello tra Blade runner e Terminator è un incrocio pericoloso e qualche danno ci scappa. The repairman è l’interessante esordio di Paolo Mitton: una commedia curiosa e ironica sulle disavventure di un ingegnere disoccupato che nella provincia italiana fa fatica non solo a trovare lavoro, ma anche a costruire rapporti umani decenti. Infine The kingsman. Secret service: una parodia sui film di spionaggio firmata dall’autore di Kick-ass e X-men. L’inizio.

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