×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

La magia di Questione di karma


Questione di karma
Di Edoardo Falcone
Con Fabio De Luigi, Elio Germano. Italia, 2017, 90’

L’accoppiata di due bravi attori o attrici sembra ormai l’indispensabile pilastro delle migliori commedie italiane. Questione di karma, secondo film (dopo Se Dio vuole) di Edoardo Falcone, si appoggia, infatti, su due attori eccezionali, Elio Germano e Fabio De Luigi, in ruoli molto insoliti per loro.

Il primo è Mario, ossessionato dai soldi e pieno di debiti, il tipico imbroglione romano della commedia all’italiana. Il secondo è Giacomo, rampollo di una famiglia d’industriali benestanti che non ha mai elaborato il lutto del padre morto suicida quando lui era piccolo. Studia lingue e culture lontane e si rifugia nei libri, spesso esoterici. Questo lo porta a incontrare uno strano scrittore francese (Philippe Leroy) che gli rivela nome e cognome della persona che sarebbe la reincarnazione di suo padre, e anche il luogo dove trovarla. E cosi che Giacomo conosce Mario Pitagora.

La famiglia (Stefania Sandrelli, Isabella Ragonese ed Eros Pagni, tutti bravissimi) si accorge subito che Mario è un truffatore. Ma Giacomo no, fino a che il suo nuovo amico non glielo confesserà. Perché poi i due diventeranno amici e si aiuteranno a vicenda. E questa non è l’unica magia da aspettarsi nel finale.

Questa rubrica è stata pubblicata il 17 marzo 2017 a pagina 84 di Internazionale Compra questo numero| Abbonati

pubblicità