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Alla scoperta del pianeta Cerere

Le zone chiare su Cerere potrebbero essere composte da sale. Il pianeta nano, che si trova tra Marte e Giove, ha una superficie scura punteggiata da 130 aree molto brillanti. Alcune riescono a riflettere la luce come il ghiaccio. Ora che la navetta Dawn lo ha raggiunto, sarà possibile capire la natura di queste macchie. Nature pubblica due studi con i primi dati inviati dalla sonda della Nasa.

Secondo Andreas Nathues e colleghi, le aree chiare potrebbero essere composte da un sale, il solfato di magnesio idrato, misto a rocce e forse ghiaccio di acqua. La sonda ha studiato anche il fondo del cratere Occator, che contiene materiale brillante e probabilmente “nuvole” di acqua che appaiono e scompaiono, a causa di un processo di sublimazione.

Posto nella fascia degli asteroidi, Cerere potrebbe essersi formato nella parte più esterna del Sistema Solare. Questa ipotesi è suggerita dal ritrovamento di argille con ammoniaca sul pianeta nano, come viene descritto nello studio di Maria Cristina De Sanctis e colleghi. In alternativa Cerere potrebbe essersi formato dove è adesso e aver raccolto materiale proveniente da lontano.

La navetta Dawn è stata lanciata dalla Nasa nel settembre del 2007, nel 2011 ha raggiunto l’asteroide Vesta e nel marzo del 2015 Cerere. Nei prossimi mesi raccoglierà misure sulla gravità del pianeta nano.

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