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Le carezze aiutano lo sviluppo dei bambini prematuri

Harald Eisenberger, Look-foto/Getty Images

Le prime esperienze fatte dai bambini prematuri condizionano la risposta alle carezze e il successivo sviluppo cognitivo. A sostenere questa ipotesi è uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology. Secondo i ricercatori, è importante considerare se il bambino è nato prima del termine e quali sono state le sue prime esperienze tattili.

I bambini prematuri, infatti, possono passare settimane nei reparti di terapia intensiva, dove ricevono le cure necessarie, ma in alcuni casi dolorose, e dove hanno minori opportunità di essere accarezzati. Nathalie Maitre e colleghi hanno studiato la risposta cerebrale di due gruppi di bambini, quelli prematuri con un’età media di 31 settimane, e quelli nati al termine normale della gravidanza, con un’età media di 40 settimane. Hanno scoperto che il cervello dei bambini nati prematuri reagiva meno a un tocco gentile.

Questa minore risposta dipendeva dall’età del bambino alla nascita e dalle esperienze dolorose fatte durante la permanenza in ospedale, anche se con l’uso di farmaci antidolorifici. Tuttavia, i bambini ricoverati che erano stati allattati al seno e che avevano ricevuto contatti pelle a pelle mostravano una risposta maggiore. Secondo i ricercatori, questo studio potrebbe aiutare a migliorare le cure dei bambini nati prima del termine.

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