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Le notizie di scienza della settimana

Urie adulte. (Ethan Gosnell)
  • Potrebbe essere stato individuato un secondo pianeta che orbita attorno a Proxima Centauri, la stella più vicina al Sole.
  • Si pensa che la moria di alcuni uccelli marini, le urie, tra il 2014 e il 2016, sia stata dovuta alla temperatura eccezionalmente calda dell’oceano Pacifico nordoccidentale, tra Alaska e California.
  • A livello mondiale la sepsi potrebbe provocare 11 milioni di morti l’anno. Le regioni più colpite sarebbero l’Africa subsahariana, l’Oceania e l’Asia meridionale, orientale e sudorientale.
  • Il 2019 è stato il secondo anno più caldo dal 1880. Temperature globali più alte sono state registrate solo nel 2016.
  • Una meteorite trovata in Australia contiene un materiale più antico del nostro sistema solare.
  • È stata creata una bozza del genoma del calamaro gigante. La sequenza è stata paragonata a quella di specie simili e potrebbe essere usata per capire l’origine del gigantismo.
  • Il virus in precedenza sconosciuto che ha colpito la regione del Wuhan, in Cina, appartiene al gruppo dei coronavirus. Finora si registrano due decessi.
  • Alcune caratteristiche genetiche spiegano la longevità del ginko, un albero che può vivere oltre mille anni.
  • Anche i cuccioli di lupo sembrano essere capaci di giocare al riporto, come i cani.
  • I neandertaliani cercavano in mare le conchiglie, che utilizzavano come utensili.
  • Si stima che i recenti incendi in Australia abbiano bruciato un’area pari a circa dieci milioni di ettari di boscaglia, boschi e aree naturali.
  • Uno studio ha cercato di valutare l’intensità del terremoto di Lisbona del 1755, che sarebbe inferiore a quella finora stimata.
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