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Le notizie di scienza della settimana

Zurigo, Svizzera, 12 agosto 2020. (Arnd Wiegmann, Reuters/Contrasto)
  • È stata trovata traccia del batterio della peste in popolazioni vissute in Siberia 4.400 anni fa.
  • Il 2020 è stato l’anno più caldo per l’Europa da quando è cominciata la raccolta di dati.
  • I gemelli identici, o monozigoti, possono avere differenze genetiche.
  • Per affrontare la scarsa disponibilità dei vaccini contro il covid-19, si potrebbe somministrare una sola dose, invece delle due previste.
  • Il risveglio del geyser Steamboat, a Yellowstone, non sembra legato a un aumento del rischio geologico.
  • La domesticazione del cane nella preistoria potrebbe essere stata favorita dall’abbondanza della cacciagione nel periodo invernale.
  • Sui fondali rocciosi della costa israeliana è rimasto appena il 5 per cento delle specie native di molluschi.
  • Alla fine di dicembre si è chiuso il buco dell’ozono sopra l’Antartide. Il fenomeno del 2020 è stato uno dei più duraturi e ampi degli ultimi quarant’anni.
  • Su oltre 1,8 milioni di somministrazioni della prima dose del vaccino Pfizer-BioNTech contro il covid-19, si sono verificati 21 casi di anafilassi, una reazione allergica grave.
  • Nel cervello di persone morte per covid-19 sono stati individuati danni provocati dall’infezione, ma non la presenza del coronavirus.
  • Non è chiaro perché le varianti di coronavirus trovate nel Regno Unito e in Sudafrica si trasmettono più facilmente e se potrebbero rendere meno efficaci i vaccini.
  • Quasi tutte le persone che si sono infettate con il virus del covid-19 sviluppano un’immunità che può durare otto mesi e più.
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