×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

Dieci canzoni per ricordare la primavera di Praga

Marta Kubišová nella sua casa a Praga tra le lettere dei fan, il 3 marzo 1967. (Jovan Dezort, Ap/Ansa)

La notte tra il 20 e il 21 agosto 1968 i carri armati del Patto di Varsavia entrarono in Cecoslovacchia per soffocare la primavera di Praga. Il sogno di democratizzare il regime e di introdurre elementi di apertura e pluralismo in uno dei sistemi più chiusi e repressivi del comunismo est europeo fu cancellato dai soldati sovietici.

Pochi mesi prima, l’elezione dello slovacco Alexander Dubček alla guida del Partito comunista di Cecoslovacchia aveva inaugurato una fase di speranze e riforme: c’erano state aperture sulla libertà di stampa e di movimento, tentativi di decentralizzare il sistema amministrativo e timide liberalizzazioni in campo politico ed economico. Troppo per l’Unione Sovietica di Leonid Brežnev.

Dopo la repressione arrivò la normalizzazione. All’inizio del 1969 il gruppo riformista fu sostituito da nuovi dirigenti fedeli a Mosca e alla guida del partito fu scelto Gustáv Husák. Una cappa di conformismo piombò di nuovo sulla Cecoslovacchia. E cancellò gradualmente il fermento culturale che aveva accompagnato la nascita del movimento riformatore.

Le dieci canzoni della playlist testimoniano la gioia collettiva e la creatività che accompagnarono quella fase di apertura e di libertà. Un periodo che nella memoria dei cechi e degli slovacchi è simboleggiato proprio da un brano: Modlitba pro Martu, di Marta Kubišová. Bandite dalle autorità fin dal 1969, le parole di Preghiera per Marta tornarono a essere intonate nelle piazze durante le manifestazioni della Rivoluzione di velluto del 1989:

Che la pace continui a rimanere su questa terra.
L’ira, l’invidia, il rancore, la paura, la discordia,
che scompaiano, che scompaiano ormai,
ora che il potere perduto sulle tue cose
torna di nuovo a te, popolo, di nuovo a te.

  1. Marta Kubišová, Modlitba pro Martu
  2. Blue Effect, Sun is so bright
  3. The Matadors, Hate everything except of hattered
  4. Prúdy, Poď so mnou
  5. George and Beatovens, Špinavý ráj chudých
  6. Flamengo, Co skrýváš v očích
  7. Olympic, Psychiatricky prasek
  8. Golden Kids, Šel sen kolem nás
  9. Hana Ulrychová & The Bluesmen, Nevidomá dívk
  10. Karel Kryl, Bratříčku, zavírej vrátka
pubblicità