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I curdi hanno liberato Kobane

Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, i combattenti curdi hanno liberato la città al confine con la Turchia assediata dal gruppo Stato islamico

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Un curdo comunica via radio con i suoi compagni mentre controlla la parte est della città. (Bulent Kilic, Afp)
Il centro di Kobane. (Bulent Kilic, Afp)
Combattenti curdi. (Bulent Kilic, Afp)
Un combattente curdo apre il varco del confine turco di Kobane. (Bulent Kilic, Afp)
Combattenti curde tra le strade di Kobane. (Bulent Kilic, Afp)
Un combattente curdo. (Bulent Kilic, Afp)
Un combattente curdo con il figlio. (Bulent Kilic, Afp)
Un combattente curdo tra le macerie di un edificio distrutto. (Bulent Kilic, Afp)
Una strada di Kobane. (Bulent Kilic, Afp)
Combattenti curdi. (Bulent Kilic, Afp)
Un edificio nel centro di Kobane. (Bulent Kilic, Afp)

A Kobane dopo l’assedio

Edifici distrutti, strade piene di macerie, quartieri ormai disabitati: dopo quattro mesi di combattimenti la città siriana di Kobane, liberata da pochi giorni dalle forze curde, è così.

I giornalisti e il fotografo Bulent Kilic dell’agenzia France-Presse, che per primi sono entrati nella città, hanno raccontato i gravissimi danni causati dai bombardamenti aerei. Dall’inizio dell’offensiva del gruppo Stato islamico, a metà settembre, circa 200mila civili siriani, in gran parte curdi, hanno attraversato la frontiera per rifugiarsi in Turchia.

In circa quattro anni la guerra civile in Siria ha causato almeno duecentomila morti e oltre tre milioni di profughi.

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