×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

I paesi del sudest asiatico approvano un piano per affrontare le cause della crisi dei migranti

Il piano è stato approvato anche dalla Birmania durante un summit dei paesi della regione a Bangkok. Sarà anche istituita una task force contro i trafficanti di esseri umani

Altri 23 aggiornamenti
Una donna rohingya si riposa in un campo d’accoglienza a Kuala Langsa, in Indonesia. (Ulet Ifansasti, Getty Images)
La fila per ricevere cure mediche. (Ulet Ifansasti, Getty Images)
Un uomo si fa curare all’interno del campo. (Ulet Ifansasti, Getty Images)
Nel campo d’accoglienza. (Ulet Ifansasti, Getty Images)
La distribuzione del cibo. (Ulet Ifansasti, Getty Images)
Un bambino dorme nel campo. (Ulet Ifansasti, Getty Images)
Profughi rohingya aiutano i volontari a cucinare. (Ulet Ifansasti, Getty Images)
Nel campo d’accoglienza. (Ulet Ifansasti, Getty Images)
Una moschea nel campo. (Ulet Ifansasti, Getty Images)

Un approdo per i rohingya

È previsto per il 20 maggio a Kuala Lumpur un vertice d’emergenza tra i ministri degli esteri di Malesia, Thailandia e Indonesia per discutere dell’emergenza migranti. Dalla scorsa settimana più di 2.500 bangladesi e birmani di etnia rohingya sono sbarcati sulle coste dei tre paesi e almeno cinquemila sono ancora dispersi nel mare delle Andamane senza né cibo né acqua.

Le autorità di Kuala Lumpur, Jakarta e Bangkok hanno deciso di adottare una politica di respingimenti. Ma di fronte alle pressione internazionali hanno convocato una riunione straordinaria a Bangkok per il 29 maggio, a cui però non parteciperà la Birmania.

Il reportage è stato realizzato dal fotografo di Getty Images Ulet Ifansasti a Kuala Langsa, in Indonesia, il 17 maggio 2015.

pubblicità