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Caracas, Venezuela, 2016. (Oscar B. Castillo, Fractures collectives)
I corpi di due componenti di una gang criminale a El Valle, nella periferia di Caracas, agosto 2016. Molte aree, a causa della crisi, sono prive di polizia locale e sotto il controllo di bande criminali. (Oscar B. Castillo, Fractures collectives)
La sorella di Adrian González al Cementerio general del sur di Caracas, dopo il funerale, luglio 2016. González è stato ucciso in un’esecuzione extragiudiziale con l’accusa dell’omicidio di due poliziotti. (Oscar B. Castillo, Fractures collectives)
Un ragazzo mostra il suo tatuaggio, Caracas, novembre 2015. (Oscar B. Castillo, Fractures collectives)
Caracas. Un murale con i volti degli eroi dell’indipendenza venezuelana Simón Bolívar (a sinistra) e Antonio José de Sucre, aprile 2017. Al centro, il volto di Hugo Chávez è stato coperto. (Oscar B. Castillo, Fractures collectives)
Los Teques, periferia di Caracas, agosto 2016. La fila per ricevere cibo e altri beni di prima necessità. (Oscar B. Castillo, Fractures collectives)
Amici e parenti di Juan Pablo Pernalete (nella foto sulle magliette) dopo il funerale. Pernalete, 20 anni, è stato ucciso durante le proteste antigovernative, aprile 2017. (Oscar B. Castillo, Fractures collectives)
Una marcia delle donne a Caracas contro il governo del presidente Nicolás Maduro, maggio 2017. (Oscar B. Castillo, Fractures collectives)
Un corteo a sostegno di Nicolás Maduro a Caracas, aprile 2017. Nella foto, il manifestante indossa una maglietta con la foto di Hugo Chávez, ex presidente del Venezuela. (Oscar B. Castillo, Fractures collectives)
Un addetto alla manutenzione del Cementerio general del sur di Caracas porta via le sedie usate per il funerale di un manifestante ucciso durante le proteste, aprile 2017. (Oscar B. Castillo, Fractures collectives)

Dentro la crisi del Venezuela

Oscar B. Castillo è un fotogiornalista venezuelano che sta seguendo la crisi economica e politica del suo paese. Partecipa alle proteste dei manifestanti e agli scontri con la polizia; fa la fila con gli abitanti per ricevere i pasti e altri beni di prima necessità, e assiste ai funerali delle persone uccise durante le manifestazioni, ascoltando le parole dei loro amici e parenti.

La violenza in Venezuela ha raggiunto cifre preoccupanti: ci sono stati più di 20mila omicidi solo nel 2014. Dopo la morte di Hugo Chávez, nel 2013, e con la caduta del prezzo del petrolio, la situazione è precipitata.

“Più che mostrare i fatti, con le mie foto voglio indagare le cause e le conseguenze della violenza che ha strappato il tessuto sociale e ha distrutto la vita collettiva del paese. Il progetto politico bolivariano ha risvegliato la coscienza di una popolazione rassegnata e inerte, ma le speranze sono state disattese”, spiega Castillo.

Dopo mesi di manifestazioni e proteste, il 30 luglio 2017 è stata eletta un’assemblea costituente che ha esautorato dei suoi poteri il parlamento controllato dall’opposizione (la Mesa de la unidad democrática, centrodestra). L’assemblea ha il compito di riscrivere la costituzione del Venezuela.

Oscar B. Castillo sarà al festival di Internazionale a Ferrara il 30 settembre per parlare di Venezuela insieme alla giornalista Marie-Eve Detoeuf.

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