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L’incontro conclusivo della dodicesima edizione del festival di Internazionale a Ferrara. (Giuliano Del Gatto)
Gipi legge i nomi dei trentamila migranti morti dal 1993 a oggi nel viaggio verso l’Europa. (Giuliano Del Gatto)
La scrittrice britannica Zadie Smith. (Francesca Leonardi)
Lo scrittore e saggista britannico Rana Dasgupta e il giornalista e direttore di Rai Radio 3 Marino Sinibaldi dietro le quinte del teatro Comunale. (Francesco Alesi)
Il giornalista Stefano Liberti intervista lo scrittore e attivista britannico Raj Patel. (Francesco Alesi)
Il pubblico nel cortile del Castello durante l’incontro sull’impegno delle donne contro il crimine organizzato. (Giuliano Del Gatto)
La presentazione di Kids, il nuovo numero di Internazionale extra, con il meglio della stampa di tutto il mondo per bambine e bambini. (Francesco Alesi)
Il funambolo Alex D’Emilia passeggia su un filo tra le torri del castello di Ferrara. (Francesco Alesi)
Il premio Anna Politkovskaja assegnato al giornalista Behrouz Boochani e ritirato da Omid Tofighian, il traduttore del suo libro No friend but the mountains. (Francesco Alesi)
La giornalista argentina, tra le fondatrici di Ni una menos, Marta Dillon. (Francesca Leonardi)
Il flash mob organizzato davanti al teatro Comunale in sostegno al sindaco di Riace Mimmo Lucano. (Francesco Alesi)
Guido Vitiello durante l’incontro Il bibliopatologo risponde a palazzo Roverella. (Francesco Alesi)
Il cortile di palazzo Crema. (Francesco Alesi)
L’incontro Italiani, brava gente al teatro Comunale sulle radici dell’intolleranza razzista con Gad Lerner, il sindacalista italoivoriano Aboubakar Soumahoro, l’attivista senegalese Pape Diaw, Annalisa Camilli, Bouyagui Konaté, Aliou e Marema Diene. (Francesco Alesi)
La giornalista belga Colette Braeckman e lo scrittore congolose In Koli Jean Bofane durante l’incontro sulla Repubblica Democratica del Congo. (Giuliano Del Gatto)
Gli scrittori Jhumpa Lahiri e Domenico Starnone parlano del rapporto tra identità e lingua in letteratura. (Francesco Alesi)
L’incontro Il continente più violento del mondo con lo scrittore e giornalista argentino Martin Caparrós, la giornalista brasiliana Carol Pires, la giornalista messicana Alejandra Sánchez Inzunza e moderato da Camilla Desideri. (Francesco Alesi)
Aliou Diene, fratello di Idy Diene, l’ambulante senegalese ucciso a Firenze il 3 febbraio 2018. (Francesca Leonardi)
Il dj set di musica elettronica sudafricana in piazza Municipale con Nan Kolè e Citizen Boy. (Giuliano Del Gatto)
La scrittrice italosomala Igiaba Scego e i ragazzi di Occhio ai media presentano un incontro sui giovani afroitaliani che possono essere un ponte tra Europa e Africa. (Giuliano Del Gatto)
Durante la proiezione del cortometraggio di realtà virtuale Tree, di Milica Zec e Winslow Porter. (Francesco Alesi)
Il direttore di Internazionale Giovanni De Mauro parla di troll, notizie false e privacy violata con Moira Weigel e Ben Tarnoff della rivista di tecnologia Logic. (Francesco Alesi)
La giornalista statunitense Sarah Jaffe. (Francesca Leonardi)
Gli scrittori Hanif Kureishi e Zadie Smith sul palco del teatro Comunale discutono del rapporto tra letteratura e libertà. (Giuliano Del Gatto)
Olia Hercules, Rachel Roddy e Anya von Bremzen parlano di come la cucina sia una chiave per raccontare le persone e le culture insieme ad Andrea Pipino. (Francesco Alesi)

Tre giorni di incontri a Ferrara

Dal 5 al 7 ottobre si è svolta a Ferrara la dodicesima edizione del festival di Internazionale.

Quest’anno il programma prevedeva più di 120 incontri e ha coinvolto 220 ospiti provenienti da 44 paesi, per un totale di 250 ore di programmazione.

Gipi ha letto i nomi delle 34.361 persone morte dal 1993 a oggi nel viaggio verso l’Europa. Il giornalista curdo iraniano Behrouz Boochani ha ricevuto il premio giornalistico Anna Politkovskaja, che è stato ritirato da Omid Tofighian, il traduttore del suo libro No friend but the mountains.

Si è parlato di notizie false e privacy, di cosa significa rallentare per salvare il pianeta, di traduzione letteraria e di movimenti di protesta negli Stati Uniti.

Cinque palestinesi, tra cui la scrittrice e architetta Suad Amiry, si sono confrontati nell’incontro Palestina sconfinata. Mentre la giornalista argentina Marta Dillon, tra le fondatrici di Ni una menos, e la pachistana Rafia Zakaria hanno partecipato all’incontro sul ritorno del movimento femminista nel mondo.

Sabato si è svolto un picnic per l’Europa contro il ritorno delle divisioni, della xenofobia e delle discriminazioni. Il funambolo Alex D’Emilia ha passeggiato su un filo tra le torri del castello Estense e la sera c’è stato un dj set di musica elettronica sudafricana con Nan Kolè e Citizen Boy.

Domenica hanno dialogato gli scrittori britannici Zadie Smith e Hanif Kureishi, si è discusso sulle radici dell’intolleranza razzista in Italia, di diritti lgbt e della nuova leadership cinese.

Il festival si è chiuso con un dibattito tra Rana Dasgupta, Slavenka Drakulić, Ulrike Guérot e Martin Pollack sulla rinascita dei nazionalismi.

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