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No place on earth. (Patrick Brown, Panos/FotoEvidence con World press photo)
Asian utopies. (Massimo Sciacca, Prospekt)
Le sentinelle. (Claudia Gori, Premio Voglino 2018)
The suffering of light. (Alex Webb, Magnum Photos)
Sanità. (Ciro Battiloro, Premio Voglino 2018)
La terra promessa dei Goldburt. (Pietro Masturzo)
Ordination: I think Jesus was a feminist. (Giulia Nausicaa Bianchi)
Forgotten Italians. (Alessandro Vincenzi, Capta)
Iraq: an open wound. (Giles Duley per Emergency)
The rescue. (Francesco Giusti, Prospekt)
Enduring times. (Peter Bauza, Mostra curata da Andreas Trampe, Stern)
Conflitti. (Francesco Cito)
We are indestructible. (Mads Nissen, Panos/Prospekt/Laif)
Butterflies. (Scott Typaldos, Prospekt)
Trauma. (Andrè Liohn, Prospekt)

La città del fotogiornalismo

L’International month of photojournalism (Imp) è il primo festival in Italia a concentrarsi esclusivamente sul fotogiornalismo; si svolgerà dal 10 al 26 maggio a Padova, in diversi spazi espositivi.

Il festival nasce con la convinzione che il fotogiornalismo sia “il più rapido accesso alle storie e ai dibattiti internazionali, in grado di connettere i quattro angoli del mondo, e di renderci consapevoli e partecipi anche delle questioni più controverse e geograficamente lontane”, afferma Riccardo Bononi, direttore artistico dell’Imp.

Il programma si articola su venti mostre principali di reporter che hanno usato la fotografia per raccontare i conflitti, le violazioni dei diritti umani e i cambiamenti sociali. Uno degli appuntamenti più attesi è The suffering of light, una mostra che ripercorre la carriera trentennale del fotografo statunitense Alex Webb. Tra gli autori esposti anche Thomas Dworzak, Mads Nissen, Giles Duley, Pietro Masturzo e Giulia Nausicaa Bianchi.

Alle mostre ufficiali si aggiungono anche quelle del circuito off, oltre a workshop, letture portfolio, incontri, proiezioni e concerti.

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