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Il mercato di Kituku sulle sponde del lago Kivu, Goma, aprile 2020. (Moses Sawasawa per la fondazione Carmignac)
La distribuzione del gel disinfettante nel quartiere di Katoyi, Goma, dove molte famiglie non hanno accesso all’acqua corrente. Aprile 2020. (Arlette Bashizi per la fondazione Carmignac)
Una manifestazione a Bruxelles contro il razzismo e il colonialismo belga nella Repubblica Democratica del Congo. 6 giugno 2020. (Pamela Tulizo per la fondazione Carmignac)
Anglebert Maurice Kakuja, 29 anni, è un giovane sapeur. Bukavu, maggio 2020. (Raissa Karama Rwizibuka per la fondazione Carmignac)
Un mercato a Kinshasa, marzo 2020. (Justin Makangara per la fondazione Carmignac)
Durante il lockdown e le scuole chiuse, una ragazza di tredici anni studia a casa sua a Goma, dove ci sono continue interruzioni di elettricità. Aprile 2020. (Arlette Bashizi per la fondazione Carmignac)
Un operatore sanitario visita un edificio per informare gli abitanti delle misure di prevenzione per il covid-19. Kinshasa, marzo 2020. (Justin Makangara per la fondazione Carmignac)
Il mercato di Kituku, Goma, aprile 2020. (Moses Sawasawa per la fondazione Carmignac)
La mancanza di acqua durante la pandemia ha reso difficile per molte persone rispettare le misure igieniche di prevenzione. Goma, maggio 2020. (Arlette Bashizi per la fondazione Carmignac)
Goma, maggio 2020. Un poliziotto pattuglia le strade durante il coprifuoco imposto per contenere la diffusione del nuovo coronavirus. (Guerchom Ndebo per la fondazione Carmignac)

Cronache congolesi

Il fotoreporter Finbarr O’Reilly è il vincitore del Carmignac photojournalism award, un importante premio di fotogiornalismo che ha dedicato la sua undicesima edizione alla Repubblica Democratica del Congo. Dal 2009 la fondazione Carmignac finanzia la produzione di un progetto di fotografia investigativa sulle violazioni dei diritti umani e sulle questioni geostrategiche nel mondo.

O’Reilly aveva cominciato a lavorare al suo reportage all’inizio del 2020, ma a causa della pandemia di covid-19 e la chiusura progressiva delle frontiere internazionali, ha deciso, insieme agli organizzatori e alla giuria del premio, di modificare il suo lavoro per documentare al meglio la crisi sanitaria in corso e come il paese la sta affrontando dal punto di vista umanitario, sociale e ambientale.

È nato così il progetto Congo in conversation una piattaforma continuamente aggiornata in cui sono pubblicati i lavori di fotografi, giornalisti e videomaker che vivono o lavorano nella Repubblica Democratica del Congo.

Il 24 marzo il presidente congolese Félix Tshisekedi ha dichiarato lo stato di emergenza e ha chiuso i confini nazionali per limitare i contagi. In gran parte del paese sono in vigore misure di contenimento del virus, ma milioni di persone che per sopravvivere fanno affidamento sull’economia informale rischiano la povertà. Molte sono senza acqua corrente o elettricità. Inoltre, in molti contesti, come negli insediamenti informali, è quasi impossibile mantenere il distanziamento sociale a causa del sovraffollamento.

Il 30 giugno la Repubblica Democratica del Congo celebra i sessant’anni d’indipendenza.

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