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Le proteste negli Stati Uniti

Notizie, immagini, tweet e video dalle città americane dove si manifesta contro la violenza della polizia. Le proteste sono cominciate il 26 maggio, il giorno dopo che George Floyd, un nero di 46 anni, è morto a Minneapolis durante un arresto. Derek Chauvin, il poliziotto che ne ha causato la morte tenendogli il ginocchio premuto sul collo per circa otto minuti, è accusato di omicidio. In almeno 40 città è stato imposto il coprifuoco.

Il ministro della giustizia dispiega le squadre speciali in alcune città

Il ministro della giustizia dispiega le squadre speciali in alcune città

Bill Barr, il ministro della giustizia degli Stati Uniti, ha ordinato al Federal bureau of prisons – l’agenzia del governo federale responsabile della custodia e del controllo delle persone incarcerate – di mandare truppe antisommossa a Miami e a Washington. La decisione rientra nell’approccio sempre più duro che l’amministrazione Trump ha deciso di adottare per reprimere le rivolte scoppiate nel paese.

Il ministro ha anche fatto sapere che l’Fbi, la polizia federale, lavorerà con le forze dell’ordine locali per incriminare le persone arrestate durante le proteste. Il ministero, spiega il Washington Post, si sta concentrando sulla situazione nella capitale. La sera del 31 maggio Barr ha chiesto alla squadra dell’Fbi che si occupa solitamente della liberazione degli ostaggi di aiutare la polizia locale.

Intanto Bob Kroll, il presidente del sindacato della polizia di Minneapolis, ha definito i manifestanti “un movimento terrorista”.

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