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Più di trecento migranti morti nei naufragi al largo di Lampedusa

La notte tra l’8 e il 9 febbraio sono naufragati tre gommoni oltre a quello alla deriva soccorso dalla marina militare italiana nel quale sono state trovate morte di ipotermia 29 persone. I migranti in viaggio erano più di 400, ne sono stati salvati un centinaio, gli altri sono dispersi

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Cosa sappiamo dei naufragi al largo di Lampedusa

  • Il 9 febbraio la Guardia costiera italiana ha soccorso un gommone carico di migranti provenienti dalla Libia: 29 sono morti di ipotermia e 76 sono stati tratti in salvo.
  • Più tardi sono stati trovati altri due gommoni con nove persone a bordo, che sono state portate a Lampedusa.
  • Una quarta imbarcazione è ancora dispersa, probabilmente con un centinaio di persone a bordo.
  • L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati conferma che i dispersi sono più di trecento: il più giovane è un minore di 12 anni.
  • I superstiti hanno raccontato di essere partiti dalla Libia sabato 7 febbraio in circa 450 e di essere rimasti per giorni in mare senza acqua né cibo.
  • Secondo la Guardia costiera, le vittime sono soprattutto giovani dai 18 ai 25 anni provenienti dall’Africa subsahariana.
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