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Il copilota ha fatto precipitare volontariamente l’aereo della Germanwings

Lo rivelerebbero i dati recuperati da una delle due scatole nere dell’Airbus 320 precipitato ieri sulle Alpi dell’Alta Provenza, in Francia, con 150 persone a bordo

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Il punto sulle indagini sull’incidente dell’aereo Germanwings

Giornalisti a Seyne, in Francia, vicino al luogo dov’è precipitato l’aereo Germanwings.

Sono ricominciate all’alba le ricerche dei resti dell’Airbus 320 della Germanwings precipitato ieri sulle Alpi dell’Alta Provenza, in Francia, con 150 persone a bordo. Non ci sono superstiti.

Ieri sera il ministro dell’interno francese, Bernard Cazeneuve, ha confermato che la prima scatola nera dell’aereo, che contiene le registrazioni delle voci dei piloti nella cabina di pilotaggio, è stata trovata. È danneggiata ma potrebbe dare informazioni molto utili agli investigatori. Sono in corso le ricerche per la seconda scatola nera, quella che fornisce le informazioni sui dati di volo. Oggi le vittime dovrebbero essere ufficialmente identificate.

Ecco quello che sappiamo finora dell’incidente:

  • Ieri mattina un Airbus A320 della compagnia low cost tedesca Germanwings, del gruppo Lufthansa, è precipitato nella regione di Digne-les-Bains, vicino a Meolans-Revel, un centro abitato difficile da raggiungere e con poche centinaia di residenti nel dipartimento delle Alpi dell’Alta Provenza. I resti dell’aereo sono stati trovati vicino a diversi centri abitati a venti chilometri dal paese di Barcelonnette. Il comune di Barcelonnette si trova circa cento chilometri a nord di Nizza.
  • Il volo numero 4U9525 era in viaggio da Barcellona a Düsseldorf. Era decollato alle 10.01. A bordo c’erano 144 passeggeri, tra cui due bambini, e sei membri dell’equipaggio. Sull’aereo c’erano 67 cittadini tedeschi e 45 spagnoli, e, secondo le autorità, almeno tre britannici. A bordo anche australiani, turchi, danesi, olandesi, belgi e turchi. Non ci sono superstiti e i corpi delle vittime sono stati portati in un obitorio allestito in un liceo nel villaggio di Seyne-Les-Alpes.
  • L’aereo ha raggiunto la sua quota di crociera (11.582 metri) alle 10.45, a 44 minuti dal decollo. Poco dopo ha cominciato la discesa, che è durata otto minuti. La Germanwings non è ancora in grado di spiegare perché è cominciata la picchiata del velivolo.
  • Non è ancora chiaro se l’equipaggio abbia lanciato oppure no un sos. Il portavoce della Germanwings ha dichiarato: “Abbiamo informazioni contraddittorie e non siamo sicuri se il segnale d’emergenza sia stato dato oppure no”. Anche le autorità dell’aviazione francese non hanno ancora dato una versione definitiva sui fatti.
  • Un portavoce della Lufthansa ha detto che si è trattato di un incidente e che “ogni altra teoria sarebbe solo una speculazione”, escludendo quindi la pista del terrorismo.
  • L’Airbus era in servizio da 24 anni ed era stato comprato dalla Lufthansa nel 1991. L’ultimo controllo sul velivolo era stato fatto ieri a Düsseldorf, mentre l’ispezione più approfondita risale all’estate 2013. Il capitano aveva dieci anni d’esperienza, maturati sia con la Lufthansa sia con la Germanwings, e più di seimila ore di volo.
  • Sebastien Giroux, uno dei primi testimoni intervistati, ha dichiarato che l’aereo volava molto basso: “Non c’era fumo o un rumore particolare, ma l’altitudine mi sembrava troppo bassa per riuscire a evitare le montagne”.
  • Le persone che hanno sorvolato la zona in elicottero hanno raccontato di non aver visto superstiti. Hanno aggiunto che l’aereo sembra essersi “disintegrato” e che i rottami non sono molto più grandi di un’automobile.
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