Germanwings

I parenti della vittime del volo Germanwings vogliono le scuse della Lufthansa

I parenti di sedici bambini morti nel disastro aereo della Germanwings hanno chiesto le scuse della Lufthansa, la compagnia aerea tedesca proprietaria della Germanwings, che, secondo loro, li ha ignorati e insultati con un risarcimento ridicolo. In una lettera, i genitori dei minori, che erano in gita scolastica, sostengono che l’amministratore delegato della Lufthansa, Carsten Spohr, abbia dato la priorità ai clienti. La compagnia ha proposto un risarcimento fino a 85mila euro alle famiglie delle vittime.

La compagnia, aggiungono, dovrebbe scusarsi per avere permesso di volare al copilota Andreas Lubitz, sospettato di aver fatto precipitare volutamente l’aereo il 24 marzo scorso con 150 persone a bordo, nonostante le informazioni in possesso sulla sua condizione mentale. Inoltre la Lufthansa avrebbe dovuto rispettare la regola, applicata da alcune compagnie aeree, di avere sempre due piloti in cabina.

Andreas Lubitz aveva provato la discesa rapida sul volo di andata

Andreas Lubitz, il copilota sospettato di aver fatto precipitare volutamente il volo della Germanwings il 24 marzo, ha fatto delle prove di discesa rapida anche sul volo di andata da Düsseldorf a Barcellona. Lo si legge in un documento preliminare della Bea, la commissione francese che indaga sull’incidente.

Secondo la Bea, Lubitz ha cercato diverse volte di abbassare l’altitudine dell’aereo mentre era in viaggio verso la Spagna. Le manovre, le stesse che hanno provocato l’incidente mortale sulle Alpi francesi, sono state registrate dalla scatola nera e sono state fatte dopo che il pilota aveva lasciato temporaneamente la cabina di pilotaggio.

A bordo del volo 4U9525 precipitato il 24 marzo c’erano 150 persone. Le analisi della seconda scatola nera dell’aereo hanno confermato che Lubitz ha agito deliberatamente, ma continuano le indagini per chiarire la responsabilità della Lufthansa nell’incidente.

La Germania ricorda le vittime del disastro Germanwings

Questa mattina nel duomo di Colonia si è svolta una cerimonia in memoria delle vittime del disastro aereo della Germanwings. Il 24 marzo le 150 persone a bordo del volo 4U 9525 sono morte nello schianto provocato volontariamente dal pilota, Andreas Lubitz.

Gli ultimi resti
Conclusa la ricerca dei corpi delle vittime del volo Germanwings

Le autorità francesi hanno concluso la ricerca dei corpi delle vittime del volo Germanwings precipitato sulle Alpi francesi il 24 marzo, con 150 passeggeri a bordo. L’identificazione delle vittime continuerà con l’analisi del dna. I resti dell’aereo saranno rimossi dal luogo dell’impatto.

Le analisi della seconda scatola nera dell’aereo hanno confermato che il copilota ha agito deliberatamente, ma continuano le indagini per chiarire la responsabilità della Lufthansa nell’incidente.

Secondo il Wall Street Journal, l’agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (Easa) aveva espresso preoccupazioni su mancati controlli, da parte delle autorità tedesche, sugli aerei e gli equipaggi delle compagnie aeree di bandiera, dovuti anche alla mancanza di personale. Nel novembre del 2014 l’Easa aveva formalmente chiesto a Berlino di trovare una soluzione a questi problemi. Le autorità che stanno conducendo l’indagine apriranno anche un’inchiesta sulla “debolezza del sistema” che potrebbe aver portato al disastro.

Un aereo della Germanwings fa un atterraggio d’emergenza a Venezia

Un aereo della Germanwings ha fatto oggi un atterraggio d’emergenza all’aeroporto Marco Polo di Venezia. Il volo era partito da Hannover ed era diretto a Roma. “Quando siamo atterrati a Venezia, il comandante ha riferito al microfono che c’erano due persone che non stavano bene, un componente dell’equipaggio e una passeggera”, ha dichiarato un passeggero all’agenzia Ansa.

La seconda scatola nera conferma le intenzioni del copilota della Germanwings

Le analisi della seconda scatola nera dell’aereo Airbus A320, precipitato sulle Alpi francesi il 24 marzo con 150 passeggeri a bordo, confermano che il copilota ha agito deliberatamente. Lo dichiarano gli investigatori. Afp

Il copilota Andreas Lubitz aveva cercato su internet delle informazioni sul suicidio

Il copilota della Germanwings Andreas Lubitz aveva cercato su internet dei metodi per suicidarsi e delle informazioni funzionamento delle porte delle cabine di pilotaggio. L’hanno dichiarato i magistrati tedeschi, che hanno analizzato il tablet trovato nell’appartamento di Lubitz. Le ricerche sono avvenute tra il 16 e il 23 marzo. Secondo gli inquirenti, il 24 marzo Andreas Lubitz ha fatto precipitare volontariamente sulle Alpi francesi l’aereo della Germanwings con 150 persone a bordo. Bbc

Per il capo della Lufthansa ci vorrà tempo per comprendere le cause del disastro aereo

L’amministratore delegato della Lufthansa, Carsten Spohr, e il direttore generale di Germanwings, Thomas Winkelmann, hanno tenuto una conferenza stampa accanto al memoriale delle vittime del disastro aereo del 24 marzo nelle Alpi francesi. Winkelmann ha depositato una corona di fiori sul memoriale delle vittime eretto nel piccolo villaggio di Le Vernet. “Stiamo venendo a conoscenza giorno per giorno delle cause dell’incidente”, ha detto Spohr, che ha precisato che ci vorrà molto tempo per capire “come è potuto succedere”.

Spohr si è rifiutato di rispondere alle domande dei giornalisti su quali fossero le informazioni in possesso della Lufthansa a proposito delle condizioni mentali di Andreas Lubitz, il pilota sospettato di aver fatto precipitare l’aereo. I due dirigenti hanno confermato il loro sostegno alle autorità locali per trasformare la zona del disastro in un luogo di commemorazione, una volta che le indagini saranno concluse. Spohr ha anche precisato che la compagnia aerea continuerà a fornire assistenza alle famiglie delle vittime finché sarà necessario. Reuters

La Lufthansa sapeva che Andreas Lubitz soffriva di depressione

Il copilota della Germanwings Andreas Lubitz aveva detto ai suoi istruttori della scuola di volo che in passato aveva sofferto di “depressione grave”. L’ha confermato la Lufthansa, la compagnia aere tedesca proprietaria della Germanwings, che ha consegnato ai magistrati alcuni documenti, tra i quali delle email del 2009. La Lufthansa aveva già ammesso che in passato Lubitz aveva interrotto il suo addestramento per alcuni mesi, ma si era rifiutata di spiegare perché.

I magistrati tedeschi stanno indagando sull’incidente aereo del 24 marzo, che ha causato 150 morti. Andreas Lubitz è sospettato di aver fatto precipitare volontariamente il volo della Germanwings. Secondo gli investigatori, l’ipotesi più probabile è che Lubitz abbia chiuso volontariamente la porta della cabina e abbia azionato il bottone per la perdita di altitudine, con l’intento di distruggere l’aereo.

Il copilota della Germanwings aveva delle tendenze suicide

Andreas Lubitz, il copilota dell’aereo della Germanwings precipitato in Francia, alcuni anni fa era stato in cura perché aveva delle tendenze suicide. Lo hanno dichiarato i magistrati tedeschi che stanno indagando sull’incidente aereo del 24 marzo, che ha causato 150 morti.

La procura di Düsseldorf ha detto che, alcuni anni prima di diventare pilota, Lubitz è stato in cura da uno psicoterapeuta che aveva notato in lui “delle evidenti tendenze suicide”, ha scritto l’Ap.

Andreas Lubitz è sospettato di aver fatto precipitare volontariamente il volo della Germanwings. Secondo gli investigatori, l’ipotesi più probabile è che Lubitz abbia chiuso volontariamente la porta della cabina e abbia azionato il bottone per la perdita di altitudine, con l’intento di distruggere l’aereo.

La ricostruzione degli ultimi minuti di volo dell’Airbus 320

Secondo l’edizione domenicale del quotidiano tedesco Bild, gli investigatori hanno trovato prove che Andreas Lubitz, il copilota che ha fatto precipitare l’aereo della Germanwings con 150 persone a bordo sulle Alpi francesi il 24 marzo, soffriva di un distacco della retina. Temeva quindi di poter perdere la vista, ma non è chiaro se a causa di un problema fisico o psicosomatico.

Il giornale tedesco ha pubblicato il contenuto delle registrazioni recuperate in una delle due scatole nere ritrovate sul luogo dell’incidente. Ecco la ricostruzione degli ultimi otto minuti di volo.

Le Monde, Reuters

Un ricordo sulle Alpi

È stata posizionata una lapide sulle Alpi francesi in memoria delle 150 vittime dell’incidente aereo del volo Germanwings, del 24 marzo.

“Un giorno tutti conosceranno il mio nome”, avrebbe detto Andrea Lubitz

Il quotidiano scandalistico tedesco Bild ha intervistato una donna che dichiara di essere l’ex fidanzata di Andrea Lubtiz, il copilota della Germanwings che ha provocato l’incidente aereo del 24 marzo. Si tratterebbe di una hostess di 26 anni, di nome Maria.

Secondo la donna, Lubitz le avrebbe detto: “Un giorno farò qualcosa che cambierà tutto il sistema, e tutti conosceranno il mio nome e se ne ricorderanno”. Il copilota avrebbe fatto precipitare l’aereo “perché aveva capito che a causa dei suoi problemi di salute il grande sogno di diventare un comandante della Lufthansa era praticamente irrealizzabile”.

Una cerimonia nazionale per ricordare le 150 vittime si terrà nella cattedrale di Colonia, in Germania, il 17 aprile. Parteciperà la cancelliera Angela Merkel. Afp

La polizia ha trovato dei certificati di malattia di Andreas Lubitz 

I magistrati tedeschi hanno dichiarato che Andreas Lubitz, il copilota che avrebbe fatto precipitare l’aereo della Germanwings in Francia, ha nascosto le prove di una sua malattia alla compagnia aerea. Nel corso delle perquisizioni nella casa di Lubitz, la polizia non ha trovato nessun documento in grado di giustificare il suo gesto, ma ha trovato dei certificati di malattia, uno dei quali con la data del giorno dell’incidente. Gli investigatori non hanno dichiarato di quale patologia si tratti.

I mezzi d’informazione tedeschi hanno scritto che Andreas Lubitz soffriva di depressione e aveva bisogno di cure, ma questa notizia al momento non è stata confermata dagli inquirenti.

Secondo gli investigatori, l’ipotesi più probabile per spiegare l’incidente dell’Airbus 320 è che Andreas Lubitz abbia chiuso volontariamente la porta della cabina e abbia azionato il bottone per la perdita di altitudine, con l’intento di distruggere l’aereo. “È stata un’azione volontaria del copilota. Non ci risulta che sia un terrorista, assolutamente no”, ha dichiarato il procuratore di Marsiglia, Brice Robin. El País, Reuters

Il luogo dove è caduto l’aereo della Germanwings

Le autorità francesi hanno pubblicato le prime immagini dalla scena dell’incidente aereo del volo 4U9525 della Germanwings sulle Alpi. La polizia e gli esperti di medicina legale sono stati calati con l’elicottero e lavorano legati gli uni agli altri da una corda, a un’altitudine di circa duemila metri. Leggi

La polizia perquisisce le abitazioni di Andreas Lubitz

La polizia tedesca ha sequestrato alcuni beni di Andreas Lubitz, il copilota che secondo gli investigatori avrebbe fatto precipitare l’aereo della Germanwings con 150 persone a bordo sulle Alpi francesi il 25 marzo. L’obiettivo delle indagini è capire i motivi che l’hanno spinto a chiudere volontariamente la porta della cabina e ad azionare il bottone per la perdita di altitudine.

Nella perquisizione dell’appartamento di Lubitz a Düsseldorf, e in quella dei suoi genitori a Mintabaur, a nord di Francoforte, la polizia ha sequestrato diversi oggetti, tra cui alcune scatole e un computer. Un portavoce della polizia ha confermato che gli investigatori hanno trovato qualcosa da analizzare e stanno seguendo una pista, ma al momento non è possibile avere ulteriori informazioni. Non si tratterebbe comunque di un biglietto in cui dichiara di volersi suicidare. Alcuni mezzi d’informazione tedeschi hanno riferito che Lubitz aveva sofferto di depressione, ma la notizia non è stata confermata. Bbc

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