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Papa Francesco parla di “genocidio degli armeni”, tensioni con la Turchia

Il ministro degli esteri della Turchia ha convocato l’ambasciatore della Santa Sede per l’uso della parola “genocidio” riguardo al massacro degli armeni commesso tra il 1915 e il 1917 dall’impero ottomano

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Papa Francesco ha usato la parola “genocidio” per il massacro degli armeni

Celebrando la messa in memoria degli armeni uccisi tra il 1915 e il 1917, papa Francesco ha usato la parola “genocidio”. Bergoglio ha definito l’uccisione e la deportazione di massa della popolazione cristiana dell’Armenia occidentale da parte dell’impero Ottomano come il primo genocidio del ventesimo secolo. Le altre due “tragedie inaudite” del secolo scorso citate dal pontefice sono state il nazismo e lo stalinismo.

Il papa aveva usato la parola genocidio già due anni fa, provando una serie di proteste in Turchia, che continua a evitare di usare il termine genocidio, utilizzando invece l’espressione “gli eventi del 1915”, adottata con una circolare del 2007.
Il governo turco sostiene che le atrocità compiute dall’impero Ottomano erano una risposta all’insurrezione degli armeni e alla necessità di difendere le frontiere, e sottolineando che anche migliaia di turchi erano morti nel conflitto.

Molti storici ritengono che l’uccisione di 1,5 milioni di armeni durante la prima guerra mondiale sia stato il primo genocidio moderno. I paesi che riconoscono ufficialmente il genocidio armeno sono 23, tra cui l’Italia. Molti altri, tra cui gli Stati Uniti e Israele, continuano a non usare il termine genocidio per timore di una crisi nei rapporti con Ankara.

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