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Lo sciopero della scuola

Il 5 maggio i lavoratori della scuola, docenti e personale ausiliario, scendono in piazza per protestare contro la riforma scolastica la Buona scuola

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La scuola si ferma contro la riforma, cortei nelle principali città italiane

Il corteo a Milano.

Dietro lo striscione “Sciopero generale l’unione fa la scuola 5 maggio 2015 riformiamola insieme” sono partiti in tutta Italia i cortei di protesta di insegnanti, studenti e personale amministrativo contro il disegno di legge conosciuto come la Buona scuola, la riforma voluta dal governo Renzi. Sette le piazze principali, da Milano a Bari, da Aosta a Palermo, ma anche tante iniziative di protesta spontanee e flash mob che i manifestanti hanno messo in scena a partire da stanotte, davanti alla sede del ministero dell’istruzione.

Hanno aderito tutte le sigle sindacali: i tre sindacati confederali, Gilda, Snals e l’ala Cobas che sciopererà anche domani e martedì 12 nel tentativo di ostacolare il regolare svolgimento dei test Invalsi. Ed è forte la partecipazione degli studenti con i coordinamenti Link e Uds. A Roma centinaia di insegnanti dei Cobas hanno bloccato un tratto di viale Trastevere di fronte al ministero attraverso un sit in con striscioni, musica e cori. Oltre centomila i partecipanti secondo la Cgil: quando a metà della mattinata la testa del corteo ha già raggiunto piazza del Popolo è ancora piena piazza della Repubblica, luogo della partenza.

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